Fisica

Dopo la morte la vita va avanti. La coscienza è immortale

CoscienzaLa teoria di un famosissimo scienziato prova a spiegare come la vita va avanti per sempre. Tramite la nostra coscienza.

Vi è un libro dal titolo abbastanza complesso: "Biocentrism: How Life and Consciousness Are the Keys to Understanding the Nature of the Universe" che sta avendo un notevole successo su Internet. Il concetto di fondo prova a spiegare come la vita non finisce quando il nostro corpo muore, ma invece può andare avanti per sempre. Tramite la nostra coscienza.

L'autore di questa pubblicazione, il dottor Robert Lanza, è stato votato come il terzo miglior scienziato in vita dal New York Times, stando a quanto riportato su Spirit Science and Metaphysics.

Lanza, esperto in medicina rigenerativa e direttore del Advanced Cell Technology Company negli Stati Uniti, è anche conosciuto per la sua approfondita ricerca sulle cellule staminali e per l'aver clonato diverse specie di animali in via d'estinzione.

Ma da un po' di tempo ha deciso di dedicarsi anche alla fisica, meccanica quantistica e astrofisica. Questa miscela esplosiva di conoscenze ha dato vita ad una sua nuova teoria, quella del biocentrismo. Essa insegna che la vita e la coscienza sono fondamentali per l'universo e praticamente è la coscienza stessa che crea l'universo materiale in cui viviamo e non il contrario.

Il Tempo Non Esiste. Lo sostiene la fisica

La soluzione di Julian Barbour al problema del tempo applicato alla fisica e alla cosmologia è tanto chiaro quanto radicale: il tempo non esiste

In che modo la percezione che abbiamo dell’Universo e del tempo cosmico influenza la vita di ogni giorno? E se il tempo fosse solo un’illusione?

I ‘ribelli’ che si oppongono alla teoria del Big Bang hanno come obbiettivo quello di affrontare il concetto di tempo; sono filosofi tanto quanto cosmologi, insoddisfatti dalla teoria del Big Bang, indifferenti alla teoria delle stringhe e non convinti dal multiverso. Julian Barbour, fisico britannico, autore e maggior esponente dell’idea della fisica senza tempo, è uno di questi ribelli – ed è così profondamente convinto della sua ipotesi da aver ripudiato l’intero mondo accademico.

La soluzione di Julian Barbour al problema del tempo applicato alla fisica e alla cosmologia è tanto chiaro quanto radicale: afferma, infatti, che il tempo, semplicemente, non esiste.

‘Se provate a tenere il tempo in una mano, vi scivolerà sempre tra le dita’, afferma Barbour. ‘Le persone sono convinte che il tempo sia lì, ma non lo si può afferrare e penso che non sia possibile trattenerlo semplicemente perché non c’è’. Barbour parla con un disarmante fascino inglese, rivelando una ferrea risolutezza ed una profonda fiducia nella propria teoria; la sua prospettiva estrema deriva da anni ed anni di studi approfonditi sia nel campo della fisica classica che quantistica.

TempoIsaac Newton pensava al tempo come ad un fiume che scorre ovunque con la stessa portata; Einstein cambiò questa visione unificando spazio e tempo in un’unica entità in quattro dimensioni, ma anch’egli fallì nel tentativo di contrastare la visione del tempo come unità di misura delle trasformazioni del mondo che ci circonda.

Il concetto di tempo in fisica

Il tempoTutte le nostre esperienze si collocano nello spazio e nel tempo. Infatti Kant arriva a postulare che lo spazio ed il tempo siano categorie della mente definite a priori e non derivate dall'esperienza.

La nostra percezione dei fenomeni naturali sarebbe soggetta allo spazio ed al tempo in quanto modalità di funzionamento del cervello e non in relazione ad una evoluzione concettuale delle esperienze.

Il carattere assoluto di queste categorie ne deriva di conseguenza. Una prima difficoltà consiste nel concetto di tempo che scorre per sempre all'infinito, già S. Agostino notava il paradosso che esiste tra l'istante presente infinitesimo e un tempo che non ha fine. S. Agostino, seguendo il filo di una tale argomentazione, arrivava a sostenere che la realtà è fuori dal tempo, il tempo non esiste è solo una nostra percezione. Il tempo sarebbe una proprietà dell'universo e prima dell'inizio dell'universo il tempo non esisteva.

Il nostro modo di costruire concetti si basa su azioni che possiamo effettuare e sulle possibilità percettive tipiche della nostra struttura. L'evoluzione dei nostri concetti e l'astrazione dai dati sensibili avviene ancor prima della formulazione linguistica degli stessi. La nostra struttura biologica è determinante per la formazione di concetti complessi e relative costanti conservative. La speculazione razionale procede faticosamente da questi vincoli strutturali per costruire teorie astratte.

1. Equazioni della meccanica Newtoniana. I fisici molto più pragmaticamente hanno introdotto il tempo nelle loro equazioni sulla base di alcune considerazioni pratiche.

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