Società

Ci troviamo ormai nel punto di non ritorno, ma preferiamo far finta di niente

Terra malataLE FAMIGLIE RIDIMENSIONANO IL LORO TENORE DI VITA

Stringono la cinghia e i consumi si riducono drasticamente. L’industria rallenta la produzione e licenzia. Presto, la cassa di integrazione avrà esaurito ogni sua risorsa e milioni di operai ed impiegati saranno con il culo per terra.

Il crollo verticale della domanda innescherà reazioni a catena su tutto l’intricato sistema sociale e, come per un effetto domino risultato dell’interazione dei vari soggetti economici, il Sistema si spegnerà con tutte le sue devastanti conseguenze; black out intermittenti e sempre più frequenti – blocco dei trasporti e conseguente mancata distribuzione dei prodotti di prima necessità – pompe di carburante a secco – blocco delle pensioni – reti televisive oscurate, mezzi di informazione e telefonia in tilt.

Caos, paura, forme depressive acute e suicidi caratterizzeranno questo tempo irreale, mentre rivolte popolari e sommosse prenderanno il sopravvento su ogni cosa e, niente e nessuno, potrà evitare una tale catastrofe, unica per sua natura nella storia dell’umanità.

Non passerà molto tempo, prima che tutto questo accada, ma nessuno, tranne le ovvie eccezioni, sembra accorgersi dell’immane tragedia che ci sovrasta.

È TEMPO DI ALLERTARSI E DI ORGANIZZARE UN OCULATO PIANO DI FUGA E DI SOPRAVVIVENZA

Il risveglio dell'umanità continua ad estendersi

Meditazione(...) Starai pensando che le persone potrebbero cominciare a rendersi conto che sta succedendo qualcosa di veramente serio...

Ascolta: se la vasca delle barre del carburante spento del reattore 4 di Fukushima crolla, si diffonderà cosi tanta radiazione di plutonio, che questo evento è stato definito un Evento a Livello di Estinzione (ELE Extinction Level Event). Solo questo...

E se di questo non te ne frega abbastanza: sai quante centinaia di queste barre di vecchio e pericoloso carburante sono immagazzinate nei reattori che sono intorno al mondo?

Più di 800! E tutte quelle costruite tra gli anni '60 e '70 sono ora in scadenza. Non importa poi la pletora di strutture che producono bombe atomiche in USA e nel mondo!

Qui siamo fuori di testa, gente. E la più parte di noi non ha nulla a che fare con queste cose. Almeno non coscientemente.

Questo pianeta è una deliberata Twin Tower carica di esplosivo. La terra viene artificialmente modificata per la sua demolizione.

Quel che voglio dire è che non può più funzionare stare ad aspettare e fare business come sempre.

I chirurghi non si mettono al lavoro se non quando conoscono l'estensione del problema. Non dovremmo farlo nemmeno noi davanti al quadro più grande della situazione. Dobbiamo indicare ogni problema quando questo si presenta. È essenziale capire il gioco finale, per poter realizzare quel che sta succedendo.

Le autorità di Parigi autorizzano il chip rfid all'asilo in bimbi di tre anni

DOPO CANI E GATTI

Cassonetti della spazzatura, libri, bestiame, vestiti e passaporti, i chip Rfid (identificazione a radio frequenza) equipaggeranno i bambini di un asilo parigino. «La sperimentazione punta a incrementare la sicurezza dei piccoli – dice Patrick Givanovitch, a capo dell’azienda Lyberta -; installeremo in tutti i locali dei rilevatori e, grazie al chip inserito in una maglia, gli uomini del controllo video sapranno in ogni istante dove si trova un bambino, e soprattutto se è entrato o uscito dall’asilo. In caso di uscita imprevista, un sms partirà automaticamente per avvisare i genitori e la direzione dell’istituto».

PRO E CONTRO

L’idea di dotare di chip elettronici dei bambini di tre anni sembra rispondere alle esigenze del momento: ridurre i costi del personale di sorveglianza, placare la fame di sicurezza di genitori e cittadini in generale, in Francia già cavalcata con alterne fortune dal presidente Sarkozy. Ma è una buona idea? «Chiudere i bambini in una gabbia virtuale alimenterà le paura e il senso di essere perennemente in pericolo, rischio peraltro inesistente», ha detto al Parisien Dominique Ratia-Armengol, presidente dell’associazione francese degli psicologi infantili -. L’uso dei chip punta a ridurre la presenza degli educatori, che invece sono fondamentali per la crescita dei bambini». Se, nonostante le polemiche, il progetto parigino sarà confermato, sarà la prima volta che questa tecnologia viene utilizzata in Europa.

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