Pazienti oncologici attratti dalle terapie alternative

Questa scoperta medica richiama una particolare attenzione sulle abitudini dei pazienti oncologici verso le terapie alternative a base di integratori

Una ricerca suggerisce che un terzo di persone con una diagnosi di cancro utilizza terapie complementari e alternative come meditazione, yoga, agopuntura, fitoterapia e integratori.

A scoprire questa tendenza è stata la dottoressa Nina Sanford (1) dell'UT Southwestern Medical Center. Questa scoperta richiama una particolare attenzione sulle abitudini dei pazienti oncologici verso queste terapie alternative. La dottoressa Nina Sanford è un capo assistente di Radioterapia Oncologica (2) specializzata in trattamenti per il cancro del tratto gastrointestinale. Stando all'analisi dei dati del Centers for Disease Control and Prevention’s National Health Interview Survey, gli integratori a base di erbe erano la medicina alternativa più comune con la chiropratica o la manipolazione osteopatica. Su base statistica è risultata essere la seconda scelta più comune. Le scoperte della ricercatrice sono state pubblicate sulla rivista JAMA Oncology.

“I pazienti più giovani hanno maggiori probabilità di scegliere medicine complementari e alternative. Le donne erano più propense rispetto agli uomini, ma non pensavo a un numero così elevato di pazienti che hanno preferito non dire nulla al proprio medico”, ha detto la dottoressa Nina Sanford riferendosi alla percentuale del 29% delle persone che usano la medicina alternativa ma hanno sottaciuto questa loro scelta ai propri medici curanti. Molti intervistati hanno dichiarato di non aver detto nulla perché i loro medici non hanno chiesto o erano convinti che i loro medici non avessero bisogno di sapere.

La dottoressa mette in guardia coloro che fanno queste scelte senza dire nulla ai propri medici curanti. Ella avverte che gli ingredienti contenuti in questi integratori potrebbero non essere compatibili con le terapie mediche convenzionali: “Consiglierei ai pazienti di evitare di usarli quando si sottopongono alle radiazioni perché probabilmente determinati integratori potrebbero interferire con il trattamento. In particolare, c'è la preoccupazione che alti livelli di antiossidanti possano rendere le radiazioni meno efficaci”.

Il dottor David Gerber, (3) uno specialista in cancro ai polmoni e professore di medicina interna presso UTSW, sostiene che i medici devono sapere se i loro pazienti usano integratori a base di erbe. “Queste terapie alternative possono interagire con le cure mediche convenzionali e, attraverso questa interazione, potrebbero alterare nel paziente l'efficacia delle medicine. Un incremento dei livelli provocano un aumento della tossicità, mentre una diminuzione dei livelli comporta una flessione della loro efficacia”.

La signora Nancy Myers ha detto che ogni persona nel suo gruppo di supporto per il cancro usa una sorta di medicina alternativa. Oltre agli integratori, pratica la meditazione e lo yoga con la guida di un'app per smartphone. Ella conosce alcune persone affette da cancro che usano solo la medicina alternativa e nessun trattamento medico tradizionale.

La dottoressa Nina Sanford lo considera un approccio pericoloso dai risvolti, nel peggiore dei casi, anche fatali. Il caso più famoso è stato quello di Steve Jobs, fondatore di Apple, che avrebbe usato diete speciali, l'agopuntura e altre terapie alternative dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro al pancreas. Si è rivolto alla medicina tradizionale in ritardo nella sua battaglia contro il cancro ed è morto nel 2011.

Anche se i medici invitano alla cautela sull'uso di erbe e altri integratori durante il trattamento, sono favorevoli alla meditazione e allo yoga come pratiche che possono aiutare i pazienti a far fronte allo shock di una diagnosi di cancro e allo stress della chemioterapia, delle radiazioni e della chirurgia.

“Raccomandiamo vivamente ai pazienti di rimanere attivi e impegnarsi in attività fisica durante il trattamento”, spiega La dottoressa Nina Sanford. “Un comune effetto collaterale delle radiazioni è l'affaticamento. I pazienti che sentono più fatica sono quelli che sono più sedentari, mentre quelli che fanno esercizio fisico sono coloro che spesso hanno più energia e quindi sopportano meglio la terapia”.

La disciplina dello yoga è risultata quella più gettonata dai pazienti. Molti di essi hanno dichiarato che i benefici di tale pratica sono stati di grande aiuto.

Riferimenti:

(1) Nina Sanford, M.D.

(2) Radioterapia Oncologica

(3) David Gerber, M.D.

Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: One-third of cancer patients use complementary and alternative medicine