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- Posted By: Capuano Edoardo
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Un dispositivo elettronico ultrasottile, dello spessore di tre micron, può essere applicato a tutti i tipi di superficie, irregolari, curve, delicate e flessibili, come foglie, lenti ottiche o bucce d'arancia
Realizzato dal team di ingegneri elettronici del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione (DII) dell'Università di Pisa, rappresenta un grande passo avanti nelle ricerche sull'elettronica conformabile, arrivando a realizzare dispositivi funzionanti su superfici così sottili da poter essere applicate ovunque.
La ricerca, frutto di una collaborazione tra Università di Pisa, IIT Milano e EPFL, è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista Nano Letters (1).
«Adattare l'elettronica perché si conformi perfettamente a superfici curve e irregolari è un obiettivo difficile, ma che al tempo stesso può aprire la strada a una serie infinita di applicazioni, sia a livello industriale che in campo medico - spiega il dottor Gianluca Fiori (2), docente di elettronica al DII- Il dispositivo che abbiamo messo a punto ha uno spessore estremamente ridotto, dell'ordine di pochi micron, e ha come substrato un polimero flessibile, che può aderire perfettamente ad ogni tipo di superficie. In un centimetro quadrato possiamo integrare moltissimi transistori e la nostra prossima sfida sarà quella di realizzare circuiti complessi, in grado di essere applicati per esempio al cibo, per monitorarne il deterioramento all'interno della catena di produzione, trasporto e vendita, in modo da ridurre gli sprechi alimentari, oppure al corpo stesso, per monitorare parametri fisiologici in modo non invasivo».
L'applicazione di nanodispositivi flessibili e conformabili al campo biomedicale è una ricerca di frontiera che Gianluca Fiori sta portando avanti nel progetto SKIN2TRONICS, finanziato di recente dall'Unione Europea con ERC Synergy Grant, i finanziamenti più competitivi e prestigiosi per la ricerca.
«Il lavoro di produzione del dispositivo - aggiunge il dottor Federico Parenti (3), dottorando al DII e primo autore dell'articolo - prevede un processo complesso, e che richiede macchinari all'avanguardia, realizzati dal nostro team. In particolare, abbiamo messo a punto una stampante a getto d'inchiostro in grado di definire strutture con risoluzione micrometrica, superando i limiti delle stampanti attualmente in commercio. Il dispositivo elettronico è il risultato di una combinazione di tecniche microelettroniche standard di deposizione dei materiali e più avanzate, come appunto la deposizione per mezzo di inchiostri».
«I transistori così fabbricati - conclude la dottoressa Elisabetta Dimaggio (4), ricercatrice in elettronica al DII - riescono a raggiungere ottime prestazioni, e sono quindi perfettamente integrabili in circuiti elettronici più complessi, sia digitali che analogici. Inoltre, la nostra ricerca ha dimostrato che questi dispositivi mantengono i livelli di performance richiesti anche sotto ripetuti stress da piegamento. Questa resilienza è cruciale per l'elettronica conformabile. Date le enormi potenzialità di sviluppo e applicazione, quella sui dispositivi elettrici flessibili è una delle ricerche di punta dei nostri laboratori dedicati alla transizione digitale delle imprese e all'industria 5.0, dove le ricerche all'avanguardia per i futuri processi industriali vengono condotte in modo integrato e interdisciplinare in diverse aree».
Riferimenti:
(1) Ultrathin Transistors and Circuits for Conformable Electronics
(2) Gianluca Fiori
(3) Federico Parenti
Descrizione foto: Varie superfici con nanodispositivi flessibili. - Credit: Università di Pisa.
Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Università di Pisa