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- Posted By: Capuano Edoardo
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Un nuovo studio ha rivelato come le nuvole stanno modificando il riscaldamento creato dai cambiamenti climatici causati dall'uomo in alcune parti del mondo.
Guidati dal Tree Ring Research Group dell'Università di Swansea, ricercatori svedesi, finlandesi e norvegesi hanno analizzato le informazioni contenute negli anelli di alberi di pino antico della Scandinavia settentrionale per rivelare come le nuvole hanno ridotto l'impatto delle fasi naturali di calore in passato, e lo stanno facendo di nuovo, per moderare il riscaldamento causato dai cambiamenti climatici antropogenici.
Anche se la Scandinavia settentrionale dovrebbe essere fortemente influenzata dal riscaldamento globale, l'area ha subito un piccolo riscaldamento estivo negli ultimi decenni, in netto contrasto con la tendenza emisferica del riscaldamento delle temperature, che è fortemente legata all'aumento delle emissioni di gas serra. Secondo lo studio, le variazioni di temperatura sono state accompagnate da un aumento delle nuvole sulla Scandinavia settentrionale che hanno ridotto l'impatto del riscaldamento.
Mary Gagen, (1) professoressa di geografia all'Università di Swansea, ha dichiarato: “Il riscaldamento della superficie, causato dall'aumento dei gas serra, è modificato da una moltitudine di complessi processi. Questo significa che, in un momento particolare, si concretizzano grandi variazioni geografiche nella temperatura di un particolare luogo. Con l'aumento della temperatura media globale una delle dinamiche più importanti e più scarsamente comprensibili è il rapporto tra temperatura e nuvole. A questo punto, potremmo semplicemente pensare che quando è nuvoloso la temperatura è più fresca, mentre quando il sole splende nel cielo fa più caldo, ma non è sempre così.”
Il team ha analizzato i record degli anelli incisi nei monconi degli alberi per scoprire quali erano nel passato le temperature estive e la densità della nuvolosità. Utilizzando i dati raccolti, il team ha prodotto una nuova ricostruzione della quantità di nuvole nel periodo estivo per la Scandinavia settentrionale. Con lo scopo di stabilire la relazione tra temperatura e copertura nuvolosa, i ricercatori hanno poi comparato i dati ottenuti con le ricostruzioni delle temperatura esistenti.
La professoressa Mary Gagen ha dichiarato: “Noi siamo consapevoli che la larghezza di un anello di un albero può dirci come fosse la temperatura in estate, ma possiamo anche misurare altre cose negli anelli degli alberi come gli isotopi di carbonio e acqua. Gli isotopi sono solo diversi tipi di un elemento, per cui la quantità dei diversi isotopi di carbonio nel legno ci conferma quanto era nuvoloso in estate. Combinando la larghezza dell'anello dell'albero e il carbonio abbiamo misurato le temperature estive e la copertura nuvolosa estiva del passato. Le temperature estive in Scandinavia sono aumentate di meno rispetto alla media globale negli ultimi decenni a causa dell'incremento della nuvolosità. Il medesimo fenomeno si è manifestato pure in un passato più remoto.”
Il professor Danny McCarroll (2) ha spiegato: “Abbiamo scoperto che in tempi brevissimi l'aumento delle nuvole porta a temperature più fredde e viceversa in passato, ma in tempi più lunghi, da decenni a secoli, nei periodi più caldi, come quello medievale, in questa parte del mondo è aumentata la copertura nuvolosa che ha ridotto le temperature locali, mentre è vero il contrario nei periodi freddi, come la Piccola era glaciale.
Le nuvole saranno fondamentali per modificare il riscaldamento del clima. In alcuni luoghi, come la Scandinavia, si scopre che il clima estivo diventa più nuvoloso man mano che il pianeta si scalda, come pure in altri luoghi anche se è probabile che il riscaldamento verrà incrementato da una riduzione della nuvolosità che renderà ancora più calda la superficie della Terra.
Ciò che desta molta preoccupazione sono i risultati dei modelli climatici: hanno dimostrato che le emissioni di gas a effetto serra possono continuare fino a quando non si raggiungono valori pari al doppio o addirittura al triplo della quantità preindustriale di anidride carbonica nell'atmosfera. Quindi alcune delle nuvole più importanti, capaci di raffreddare il nostro pianeta, i grandi banchi di nuvole oceaniche, che riflettono un'elevata quantità di luce solare nello spazio, potrebbero smettere di formarsi del tutto e questo accelererebbe davvero il riscaldamento globale.”
Lo studio, Cloud Cover Feedback Modera i cambiamenti climatici estivi Fennoscandiani negli ultimi 1.000 anni, è pubblicato in Geophysical Research Letters. (3)
Riferimenti:
(3) Cloud Cover Feedback Moderates Fennoscandian Summer Temperature Changes Over the Past 1,000 Years
Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: Experts reveal that clouds have moderated warming triggered by climate change