Nel Wattenmeer a partire da una decina di anni fa è emerso dal mare un nuovo isolotto

Clicca per ingrandire
Fazzoletto di sabbia con una superficie di 14 ettari subito colonizzato dagli uccelli e 50 specie di piante

Una magia della natura associata a condizioni meteorologiche favorevoli ed ecco comparire nel Wattenmeer (un mare interno simile a una laguna che fa parte del mare del Nord e si estende dalle coste nord-olandesi alla Danimarca) un'isola nuova di zecca.

Così è nata Norderoogsand, fazzoletto di sabbia con una superficie di 14 ettari, emersa improvvisamente dal blu a partire da una decina di anni fa.

La formazione dell'isolotto sarebbe dovuta pertanto a condizioni particolari poiché, come ha sottolineato Detlef Hansen, direttore del vicino Parco nazionale del Wattenmeer (che fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco): «Non è raro che a causa dell'azione delle correnti e dei venti si formino improvvisamente banchi di sabbia che raggiungono la superficie, ma di solito vengono distrutti dalle violente tempeste invernali».

La sopravvivenza di Norderoogsand è dipesa pertanto sia dall'assenza nella zona di gravi fenomeni meteorologici marini nell'ultima decade che dalla sua collocazione geografica. L'isola è infatti situata a ridosso di altre isole che le offrono riparo dalla violenza del mare del Nord.

OASI IN MEZZO AL MARE - Nel frattempo la natura ha preso possesso del bianco isolotto. Sono circa cinquanta infatti le specie di piante (ma cinque anni fa erano solo cinque) che hanno trovato terreno fertile per crescere sulla sabbia di Norderoogsand. Le foche non disdegnano una sosta tra le dune, alte fino a quattro metri, della neonata isola e molti sono anche gli uccelli che qui hanno trovato un incontaminato habitat per nidificare, tra i quali il gabbiano reale nordico (Larus argentatus) e la beccaccia di mare o ostrichiere (Haematopus ostralegus). Ma sono stati avvistati anche mugnaiacci (Larus marinus), edredoni (Somateria mollissima), corrieri grossi (Charadrius hiaticula) e persino un falco pellegrino (Falco peregrinus).

SUL FUTURO, UNA SOLA CERTEZZA - Gli esperti non sono in grado di prevedere se l'isola continuerà a esistere. Le possenti correnti del mare del Nord e i venti sferzanti infatti potrebbero dissolverla così come l'hanno creata. Quello che è certo è che la sussistenza di Norderoogsand non dipenderà dall'azione dell'uomo, ma soltanto dalla «volontà» di Madre Natura. Di fronte a tanta incertezza sul futuro, vi è la rassicurazione da parte delle autorità che mai e poi mai l'isola diventerà un'attrazione turistica di massa.

Chi per interesse scientifico vorrà avvicinarsi alla striscia di sabbia, lunga sette chilometri e mezzo e larga poco più di due, potrà farlo ma rimanendo a bordo di una barca, sarà infatti severamente proibito l'approdo. «Visto che l'isola sta crescendo in altezza e in ampiezza», ha auspicato ancora Hansen, «non ci resta che sperare che le tempeste continuino a tenersi alla larga da Norderoogsand».

Autrice: Emanuela Di Pasqua / Fonte: corriere.it