Il corpo genera la malattia da un modello di pensiero irrisolto

Il corpo genera la malattia da un modello di pensiero irrisolto Ciò che accumuliamo dentro di noi, come ansia stress, preoccupazioni, tristezza, negatività, non è fine a se stesso. Il nostro corpo lo somatizza e lo trasforma in malattia.

Capiamo il perché e come evitarlo.

I conflitti psicologici possono trasformarsi in malattia psicosomatica, questo significa che la salute mentale e quella emotiva possono nettamente influenzare la salute fisica.

Cosa accade

Sfido chiunque a non imbattersi in quei periodi negativi, dove ansia, stress e preoccupazioni, sensi di colpa, sentimento di tristezza o qualsiasi altra tipologia di sentimento negativo, si carica nella nostra mente e consecutivamente anche nel nostro corpo.

Questo significa che dovremmo essere tutti malati?

Assolutamente e fortunatamente no, ma somatizzare il perenne stato mentale negativo, si può esprimere in malattia, specialmente se rendiamo il sentimento negativo come parte integrante della nostra vita.

Cosa significa rendere il sentimento negativo parte integrante della nostra vita?

È molto semplice, per quanto il significato si evinca già dalla domanda, andiamo a vedere degli esempi pratici e da evitare per evitare di imbattersi in quelle situazione per le quali il nostro corpo risponde negativamente.

  • Sensazioni perenni di tristezza.
  • Assidue preoccupazioni per il futuro.
  • Sentimento di solitudine.
  • Bassa autostima e noncuranza per se stessi.
  • Stress psicologico da routine quotidiana.
  • Relazioni tossiche familiari e non.
  • Preoccupazioni derivanti da situazioni economiche e contesto sociale.
  • Poco o nessun tempo per se stessi.
  • Rabbia.

Potremmo continuare a lungo, e se consentissimo tutti questi elementi negativi di entrare e stanziarsi nella nostra vita senza apportare un controllo conscio da parte nostra, beh, non dovremmo poi così meravigliarci se gli stessi potrebbero indurci in malattia.

Va bene ho capito, ma chi lo dice che star male emotivamente porta anche a malattie fisiche?

Anche se molti medici orientati verso le tecnologie moderne tendono a passare sopra il fatto, è stato ampiamente riconosciuto che una serie di problemi di origine apparentemente fisica, da mal di schiena cronico all’emicrania, alle ulcere, ai problemi digestivi, è da collegarsi ai nostri stati mentali.

La mente può farci esprimere in modi diversi: può farci diventare porpora dalla rabbia, tossi per l’imbarazzo, bianchi dalla paura o indurre cambiamenti fisici associati alle eccitazione sessuale.

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Se può fare tutto ciò senza che vi sia un controllo da parte nostra, è chiaro che basta un piccolo passo per accettare la possibilità che possa farci ammalare o guarire inconsciamente.

Come?

Se le tue riflessioni ti portano a sperimentare continuamente timore, insicurezza, angoscia o depressione, questo viene percepito dal sistema immunitario che, per soddisfare i tuoi desideri, abbasserà la guardia e permetterà l’ingresso a qualsiasi tipo di virus o batterio.

Ti sei mai chiesto in che momento della tua vita ti ammali di più?

Forse sì, forse no, ma forse ti accorgerai che questo momento corrisponde o si è verificato i momenti più bui è preoccupanti della tua vita.

Tuttavia tali situazioni si possono generare anche in contesti più semplici ma sempre collegati alla negatività o positività della persona.

Ipotizziamo di essere sull’autobus o in un posto affollato e di trovarci vicino a una persona che starnutisce.

La prima lezione sarà quella di coprirsi, girarsi o proteggersi in qualche modo per paura di essere contagiati.

Magari si pensa di essere già stati contagiati e si avviano tutti quei processi mentali che ipotizzano già situazioni di malattie e sensazioni negative a passare dal giorno successivo.

Beh devi sapere che il tuo corpo ascolta questi sentimenti, può somatizzarli e trasformarli davvero in malattia.

La ricerca scientifica

La ricerca scientifica negli ultimi anni ha messo sempre più in connessione tra gli aspetti psicologici e alcune malattie organiche.

Per questo motivo si sente sempre più parlare di sintomo psicosomatico.

- Il termine fu ideato nel 1818, dal medico psicologo J. C. Heinroth(1) che unì per la prima volta il concetto di mente a quello di corpo per porre un freno alla tendenza, un po’ ossessiva, di separazione che si andava affermando nella cultura scientifica dell’epoca.

Heinroth formulò anche quella che allora pareva una teoria azzardata mondo con la quale la malattia e la guarigione della stessa non si verificava e non si risolveva secondo soltanto un approccio che agisse sul corpo.

La migliore prevenzione e risoluzione della malattia, stava nelle azioni da compiere sulla mente.

Un’altra scoperta fu quella del ricercatore Richard Davidson,(2) dell’EM Kech laboratory far functional brain imaging and behavior dell’University of Wisconsin (Stati Uniti).

Secondo tale ricerca, la meditazione attiva una zona del cervello sinistro (corteccia prefrontale) che infonde sensazioni di felicità, gioia energia. Davidson ha raccolto i dati studiando 200 persone con la risonanza magnetica cerebrale.

Non è importante il tipo di meditazione: anche la preghiera assicura gli stessi risultati. Malumore e sensazioni di tristezza, ansia e cattivo umore attivano invece la zona controlaterale del cervello (prefrontale destra). In base alla zona attivare il cervello siamo dei processi fisiologici che inducono il corpo l’esposizione di malattia.

Come abituare il corpo a sentimenti positivi ed evitare la malattia

Sfortunatamente, non stiamo dicendo che la sola applicazione di questi accorgimenti ci proteggano completamente dalle malattie del secolo, non siamo qui a risolvere i problemi mondiali, ma quello che possiamo fare dal nostro canto è cercare di migliorare la qualità della nostra vita con delle azioni quotidiane.

Ogni persona dovrebbe trovare i propri attivatori di energia positiva, per citarne e degli esempi possiamo dire che bisognerebbe.

  • praticare la gratitudine
  • ascoltare della musica
  • concedersi un pisolino
  • sorridere con gli occhi
  • praticare la bontà
  • mantenere il corpo sempre attivo semplicemente anche attraverso la camminata quotidiana
  • concedersi qualche minuto di meditazione al giorno
  • chiedere aiuto
  • affinare l’intelligenza con pratiche semplici e quotidiane

Insomma, tante malattie di cui soffre l’umanità sono frutto di stati depressivi e psichici.

Dolore, ansia, scontentezza, sensi di colpa, rimorsi, diffidenza del mondo moderno.

Tutto ciò può contribuire ca indebolire le forze vitali, a sviluppare deperimento organico e condurre alla malattia.

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Non dimenticare mai di migliorare la qualità della tua vita.

Riferimenti:

(1) Johann Christian August Heinroth

(2) Richard Davidson

Foto di pixabay.com / Fonte: la-voce-della-coscienza.blogspot.ch