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- Posted By: Redazione
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Ogni anno centinaia di milioni di pazienti nel mondo, 7 ogni cento nei Paesi industrializzati e 10 su 100 in quelli in via di sviluppo, hanno delle infezioni correlate ai luoghi in cui sono stati curati e al personale sanitario che vi opera, molte delle quali causate da germi resistenti ai comuni antibiotici.
A lanciare l'allarme è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), secondo la quale in molti casi basterebbe un semplice gesto come quello del lavaggio accurato delle mani da parte di medici e infermieri per evitarle.
LE LINEE GUIDA DELL'OMS
In occasione della giornata mondiale dell'igiene delle mani l'Oms ha identificato i cinque momenti chiave nei quali gli operatori sanitari dovrebbero curare maggiormente l'igiene, lavando le mani con acqua e sapone o strofinandole con un detergente senz'acqua a base di alcol.
Prima di toccare il paziente, prima di svolgere procedure che richiederebbero un ambiente asettico, come ad esempio l'inserimento di un catetere, dopo il contatto con fluidi del corpo, dopo aver toccato il paziente e dopo aver toccato ciò che lo circonda.
L'Oms ha lanciato a questo proposito una campagna di sensibilizzazione, denominata “Save lives, clean your hands” (salva vite, lava le mani), alla quale hanno aderito 1110 strutture ospedaliere in tutto il mondo, che vanno a sommarsi alle 16mila che hanno aderito negli anni precedenti.
Fonte: cadoinpiedi.it