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- Posted By: Redazione
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Alla base di un grande successo c’è sempre una grande intuizione. La paura degli aghi unita alla determinazione a cambiare il sistema sanitario americano, creando qualcosa che facesse la differenza, sono stati gli stimoli che nel 2003 hanno spinto una giovane studentessa di Stanford, Elizabeth Holmes, ad abbandonare gli studi alla facoltà di ingegneria e a reinvesitre l’enorme capitale, che le sarebbe servito per laurearsi, per realizzare il suo sogno.
Sogno che oggi si chiama Theranos, azienda con sede a Palo Alto in California che nel corso degli anni ha ottenuto finanziamenti milionari (l’ultimo ammonta ad oltre 45 milioni di dollari arrivati grazie al private equity nel 2010) e che, assicurano gli insiders, sta per rivoluzionare l’intero sistema delle analisi di laboratorio degli Stati Uniti. La sua fondatrice, presidente e amministratore delegato, trentanni appena compiuti, lavora al suo progetto incessantemente da quando ne ha 19.
L’idea ruota attorno ad una straordinaria tecnologia che permetterà di svolgere esami del sangue più precisi, meno costosi e dolorosi e più veloci partendo dal prelievo di una singola goccia di sangue. Alla base della sua intuizione, l’idea che la flebotomia (il prelievo di sangue) fosse ancora un inibitore importante per un elevato numero di individui che, come sostengono numerosi studi, vivono il terrore dell’ago e, con angoscia, il periodo di attesa del responso delle analisi. Per questi motivi preferiscono evitare del tutto ogni tipo di controllo, con ovvie e drammatiche conseguenze.
Il rivoluzionario sistema inventato da Holmes e dalla sua equipe di accademici, scienziati, ex politici (nel board dell’azienda compare anche Henry Kissinger, il celebre segretario di Stato durante la presidenza Nixon) è dunque finalizzato a rendere queste operazioni più rapide, indolori (dal momento che basterà solo una goccia di sangue per circa trenta esami), economiche ed accessibili. L’ambizione è quella di portare il servizio a una distanza massima di 5 miglia da ogni paziente. Infatti, l’azienda ha da poco annunciato la formalizzazione di una partnership con Walgreens (catena di farmacie statunitensi) per distribuire la tecnologia di Theranos in tutti gli Stati Uniti e a tutte le ore del giorno e della notte, fine settimana inclusi.
Il funzionamento del sistema è piuttosto “semplice”. Il sangue viene introdotto nei Nanotainer, minuscoli contenitori e successivamente lavorato tramite dispositivi automatizzati. E questo per minimizzare le variabili associate all’elaborazione dei dati di laboratorio, come ad esempio una temperatura elevata o eccessivamente ridotta e, ovviamente, l’errore umano.
Autrice: Valentina Marchioni / Fonte: buonenotizie.it