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- Posted By: Redazione
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Il Parassitismo è un fenomeno naturale di estremo interesse soprattutto per chi, tra gli esseri umani, si è accorto di essere un ‘ospite’, ossia l’organismo parassitato e quindi danneggiato dal parassita.
La cooperazione tra i vari livelli della vita e la simbiosi non sono da confondersi con il parassitaggio perché la differenza sostanziale è nell’intenzione del parassita.
Il parassita non ‘chiede permesso’ e fa di tutto per essere elusivo e non destare reazioni nel suo organismo ospite. Tantomeno dobbiamo confondere parassitaggio con predazione in quanto manca appunto il fattore dell’elusività. Il predatore è sempre riconoscibile per lo meno nell’atto conclusivo della sua opera.
L’essere umano è al centro di un’operazione di parassitismo su scala planetaria? Secondo il Prof. Corrado Malanga, si. Esseri diversi da noi utilizzerebbero da millenni il nostro ‘contenitore’ corporeo per svariati usi tra cui il riversamento della memoria aliena e lo sfruttamento di una energia sottile e potente compatibile con la nostra natura ma non con la loro.
Il multiparassitismo quindi potrebbe aiutarci a comprendere le motivazioni alla base delle dinamiche perniciose di cui siamo oggi testimoni e soprattutto farci capire il perché della necessità di mantenerci in uno stato poco vigile, disattento e lontano dai gravi problemi che incombono su di noi, distraendoci con mille astuzie sempre più sottili ed efficaci. Una forma di parassitismo supportata da notevolissime conquiste tecnologiche e stratagemmi al limite dell’incredibile che coinvolge i due organismi (ospite e parassita) in diverse fasi del loro sviluppo.
Esistono ovviamente parassiti mastodontici o di specie, in grado di assoggettare interi gruppi di individui, abbindolati ad un costume mansueto. Il parassita può giungere a stipulare un ‘patto’ tra lui ed il suo ospite al fine di mantenersi nella posizione predominante? Ovviamente il patto potrebbe rivelarsi mendace ed essere utilizzato solo con gli organismi ospite in grado di acquisire coscienza di se e porre quindi in pericolo tutta la pratica parassitaria, con i suoi millenni di abilissimo perfezionamento.
Può essere utile quindi fare mente locale, leggendo le righe di wikipedia in merito, da me leggermente riviste e sintetizzate. Balzerà agli occhi l'anomalia del parassitismo alieno. Buona lettura:
PARASSITISMO
Il parassitismo è una forma di interazione biologica, fra due specie di organismi di cui uno è detto parassita e l'altro ospite.
Aspetti concettuali
Il parassitismo è una forma di simbiosi, ma a differenza della simbiosi per antonomasia, il parassita trae un vantaggio (nutrimento, protezione) a spese dell'ospite creandogli un danno biologico.
Le proprietà che identificano in generale un rapporto di parassitismo sono le seguenti:
· Il parassita è privo di vita autonoma e dipende dall'ospite a cui è più o meno intimamente legato da una relazione anatomica e fisiologica.
· Il parassita ha una struttura anatomica e morfologica semplificata rispetto all'ospite.
· Il ciclo vitale del parassita è più breve di quello dell'ospite e si conclude prima della morte dell'ospite.
· Il parassita ha rapporti con un solo ospite. A sua volta questi può avere rapporti con più parassiti.
Il concetto di parassita va distinto da quello di parassitoide: a differenza del parassita propriamente detto, il parassitoide termina il suo ciclo vitale causando la morte dell'ospite. Questo comportamento si riscontra ad esempio in molti insetti ausiliari, le cui fasi giovanili si svolgono a spese di un ospite che viene ucciso al termine del ciclo di sviluppo.
Il concetto di parassita va distinto anche da quello di predatore, il quale è dotato di vita autonoma, ha spesso una struttura morfoanatomica più complessa, ha rapporti con più vittime e causa in genere la morte della vittima.
Infine, il parassita non va identificato a rigore con il fitofago in senso lato: molti insetti fitofagi sono comunemente considerati parassiti delle piante. In realtà il rapporto trofico tra un fitofago e una pianta, analogo a quello degli erbivori, è assimilabile ad una particolare forma di predazione da parte di un organismo consumatore a spese di un produttore. Il parassitismo è un fenomeno molto studiato in etologia, che stimola numerose ricerche e ipotesi anche in altri campi della biologia: ad esso è legato, ad esempio, la teoria del fenotipo esteso.
Tipologie di parassitismo
Parassita facoltativo: in grado di vivere autonomamente ricorrendo all'occorrenza a forme di regime dietetico non riconducibili al parassitismo.
Endoparassita: detto anche parassita endofago, vive all'interno del corpo dell'organismo ospite e in genere mostra un notevole grado di specializzazione anatomica e fisiologica finalizzata al particolare ambiente che lo deve ospitare. (es. tenia)
Ectoparassita: detto anche parassita ectofago, vive all'esterno del corpo dell'organismo ospite, al quale è comunque strettamente legato. La specializzazione anatomica e fisiologica è in genere limitata all'apparato boccale e ad organi che gli permettono di restare legato all'ospite. (es. zecca)
Cleptoparassita: ruba, di nascosto o in modo aggressivo, il cibo che l'ospite è riuscito a procacciarsi o a recuperare in altro modo (es. Cuculus canorus). È una pratica non rara nel regno animale come ad esempio tra gli uccelli rapaci ma anche, specialmente, nel mondo degli insetti.
Parassitoide: si può considerare una forma di transizione fra il parassita propriamente detto e il predatore. Nei parassitoidi il parassitismo è limitato alle prime fasi dello sviluppo mentre l'individuo adulto ha vita autonoma. Si distinguono parassitoidi idiobionti, che paralizzano l'ospite bloccandone lo sviluppo, e parassitoidi koiniobionti, che lasciano l'ospite libero di muoversi e di progredire nel proprio sviluppo. I parassitoidi si riscontrano fra gli insetti entomofagi e sono perciò largamente sfruttati in metodologie di lotta biologica contro gli insetti dannosi. Da un punto di vista pratico sono un ottimo mezzo di controllo delle dinamiche di popolazione in quanto in caso di percentuali di parassitizzazione elevate riducono sensibilmente il potenziale riproduttivo della specie ospite.
Coparassitismo: un rapporto di competizione interspecifica fra parassiti di specie diversa che sono associati alla stessa specie ospite. Il coparassitismo può sfociare in casi di multiparassitismo o di iperparassitismo.
Multiparassitismo: un rapporto di competizione interspecifica fra parassiti di specie diversa (coparassiti) che attaccano contemporaneamente lo stesso individuo.
Superparassitismo: un rapporto di competizione intraspecifica fra parassiti della stessa specie (gregari) che si sviluppano a spese di uno stesso individuo, talvolta in numero elevato.
Iperparassita: un organismo che si sviluppa a spese di un altro parassita. Una catena alimentare che segue la via del parassitismo ha sempre inizio con un parassita primario. I parassiti di ordine superiore (secondari, terziari) sono iperparassiti.
Autoparassita: un organismo che si sviluppa a spese di un ospite della stessa specie. Forme di autoparassitismo si riscontrano ad esempio in alcuni animali vivipari dove lo sviluppo postembrionale si attua in parte all'interno del corpo della madre.
Comportamento dei parassiti e degli ospiti
Molti endoparassiti attaccano l'ospite in modo passivo, come quelli dell'intestino umano che depongono una grande quantità di uova che possono essere espulse all’esterno contagiando così, in luoghi di cattiva igiene, altri esseri umani che involontariamente le ingeriscono. Gli ectoparassiti, invece, spesso adottano elaborati meccanismi e vere e proprie strategie per attaccare un ospite. Alcune specie di sanguisughe, per esempio, individuano l'ospite tramite sensori di movimento e ne accertano l'identità attraverso la temperature della pelle e tramite indicazioni chimiche prima di attaccarlo. (...)
Fonte: freeskies.over-blog.com