Crisi economica

Nasce D.I.C.I.E. DIPARTIMENTO ITALIANO CONTROLLO ILLECITI EQUITALIA

EquitaliaL’argomento Equitalia è molto delicato, molti non sanno tutte le reali possibilità di difesa, meglio sempre chiedere la consulenza di professionisti seri, dimezzare i conti spesso fantasiosi di Equitalia è possibile.

Abbiamo chiesto a D.I.C.I.E (DIPARTIMENTO ITALIANO CONTROLLO ILLECITI EQUITALIA) di parlaci dell’argomento. Una delle peggiori situazioni che, in questo periodo di crisi, vive il contribuente non è altro che la notifica di una cartella esattoriale da parte del ben noto e temuto agente della riscossione Equitalia.

Ormai da tempo, “l’attività di riscossione” viene gestita dall’Agenzia delle Entrate per il tramite di Equitalia S.p.a..

Le cartelle di pagamento vengono emesse per la riscossione coattiva di tributi, come ad esempio sanzioni per violazioni del Codice della Strada, contributi previdenziali INPS o INAIL, tasse o tributi statali o comunali ecc...

In realtà non bisogna farsi prendere dal panico ma reagire, ponendo l’attenzione su alcuni punti da tenere a mente e verificare, che possono far tirare un sospiro di sollievo. Occorre sapere, infatti, che la cartella di pagamento può essere affetta da vizi di merito e vizi formali.

Crash bond a Porto Rico. Sequestrati i depositi dei correntisti

Crash bond a Porto Rico L’hanno ribattezzato la “Grecia americana”: è l’isola di Porto Rico, entrata sotto la giurisdizione degli Stati Uniti, 117 anni fa e che ora si trova nei guai. Lo dimostra chiaramente la performance dei suoi bond, che crollano scontando il rischio di una catena di default. Il crollo è stato il più forte dallo scorso 28 luglio del 2015.

A scatenare il panico tra i detentori di bond, è stata la decisione del governatore Alejandro Garcia Padilla di firmare nella giornata di mercoledì un provvedimento, che conferisce alla sua persona l’autorità di dichiarare lo stato di emergenza a Porto Rico e anche il diritto di congelare i pagamenti sul debito dell’isola, che ammonta a $72 miliardi.

L’apposizione della firma è arrivata dopo due giorni e due notti di dibattiti infuocati tra l’opposizione, che ha definito pericolosa la moratoria sul debito effettuata in modo unilaterale, e i membri del partito di governo, che hanno invece insistito che niente potrebbe essere ormai peggio.

Così il governatore si è espresso:

Il collasso economico e ambientale si sta avvicinando

Earth changesDa tutto il mondo spuntano segnali che riguardano una pesante tempesta in merito a penurie alimentari, idriche e costi energetici, in particolare gli studiosi sono concordi a posizionare questa data per il 2030. Questo è quanto è emerso e affermato poi dal capo consulente scientifico, John Beddington del governo britannico.

Questi fattori di accelerazione dei cambiamenti climatici porteranno ad un cocktail letale fra disordini sociali, conflitti internazionali e pesanti migrazioni di massa. In altre parole, un collasso economico e politico.

Nell’importante discorso, difronte a gruppi ambientalisti e politici il professor John Beddington, spiega che il mondo sta andando incontro a grandi sconvolgimenti entro il vicino 2030. Puntare ad una crescita, successo e sostenibilità economica per i paesi in via di sviluppo nei prossimi decenni è determinante per evitare l’esponenziale aumento della domanda di cibo, acqua ed energia nel corso dei prossimi due decenni, soprattutto oggi in un momento in cui anche i governi devono fare grandi progressi nella lotta contro il cambiamento climatico.

“Se non affrontiamo questo concatenarsi di cause ci possiamo aspettare grandi destabilizzazioni, con un aumento di disordini e potenzialmente notevoli ondate migratorie a livello internazionale, in fuga per evitare le carenze di cibo e di acqua”, spiega Beddington. Dopo che i prezzi degli alimenti per le principali colture come grano e mais sono recentemente saliti a picco quando la produzione non teneva il passo con la domanda, secondo Beddington, le riserve alimentari globali stanno diminuendo ogni anno del 50% e grande siccità o inondazioni potrebbero vedere crescere rapidamente i prezzi nuovamente. “Acqua e cibo, ma anche energia. Sono tutti strettamente collegati”, spiega Beddington. “Non si può pensare di trattare un fattore senza prendere in considerazione gli altri”.

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