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- Posted By: Ermanni Anna
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La tecnologica non sostituirà tutti i settori lavorativi, ma vi sarà un'offerta di lavoro dominata da attività poco retribuite.
In una recente intervista, pubblicata da diverse testate economiche, l'economista inglese Adair Turner, ex responsabile in Gran Bretagna dell'autorità di vigilanza dei mercati finanziari e membro della camera dei Lord, sostiene che il lavoro in futuro verrà in gran parte sostituito dall'automazione. La tecnologia gestirà sempre più attività economiche: da quelle più semplici a quelle più sofisticate.
In futuro – spiega l'economista - continuerà la richiesta di manodopera, ma la tecnologia causerà una disparità del reddito ancora più marcata. La società tenderà ad avere poche persone con elevati redditi generati in gran parte dal mercato immobiliare, perché questo è un settore non vincolato dalla proprietà intellettuale e anche perché, a livello industriale, non può essere moltiplicato.
Le attività che non potranno ancora essere sostituite con le macchine verranno remunerate con salari inadeguati. Ciò porterà alla scomparsa della classe media con un conseguente impoverimento della popolazione.
Molti politici sostengono che per garantire un buon impiego, nell'ambito dell'automazione, ogni aspirante dovrebbe intraprendere un percorso formativo e di qualificazione. Adair Turner non è molto d'accordo su quanto sostenuto da questi soggetti. Egli sostiene che il mondo politico ha difficoltà ad affrontare sfide a lungo termine.
Certi politici dovrebbero essere più realisti: non si può certo pretendere che un mondo del lavoro automatizzato cagioni un benessere finanziario adeguato alla forza lavoro umana. Solo con leggi mirate, che tutelino i salari minimi, e garantendo un reddito minimo, si potrà offrire al lavoratore una vita dignitosa.
Il parere di Adair Turner riflette perfettamente la realtà: Le notizie di licenziamenti del personale, causati dall'automazione delle attività, vengono divulgate ormai con cadenza giornaliera. Tutti i giorni si leggono notizie di riduzione degli stipendi, ecc. E i politici cosa fanno? La maggior parte fa una politica che favorisce l'automazione del lavoro.
Autrice: Anna Ermanni