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- Posted By: Bruno Chastonay
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Tra inflazione galoppante, crescita negativa, problemi logistica e forniture con mancanza di componenti, pandemie, crisi energetica, cambiamenti climatici, aumento marcato dei disordini sociali, dimostrazioni, scioperi, immigrazione, debiti record e costo finanziamento rampanti, in maniera globale, siamo nel bel mezzo della peggiore crisi politica ed economica degli ultimi 40anni
Questo lo scenario oramai largamente conosciuto, che ha portato il sentiment degli investitori e consumatori ai minimi da oltre vent’anni.
Con gli andamenti recenti, principalmente negli ultimi mesi, con un ampio rientro dei PREZZI, la situazione sembrerebbe verso un miglioramento, con un allentamento dell’INFLAZIONE.
Abbiamo avuto un calo dei METALLI dal picco ottobre del 35/45pc, con ALU, ZINCO, LEGNAME, ACCIAIO tra il -15 e il -50pc. SOIA, GRANO, OLIO di PALMA -25/-30pc. Del GAS-EU -48pc con ritorno ai livelli di settembre 2021, e PETROLIO tornato ai livelli di inizio anno. Dei FERTILIZZANTI -10pc solo in settembre.
Prematuro comunque parlare di una riduzione dei TASSI, visto che non sono ancora stati rialzati a sufficienza, per allinearsi ai rendimenti di mercato, e dove la pressione dal rialzo dei PREZZI non è ancora stata vista nel suo pieno per quanto riguarda i prezzi delle merci lavorate, e quindi ancora da riversare sui prezzi finali al consumo. Inoltre, abbiamo ancora problemi di LOGISTICA, mancanza di COMPONENTI e di PERSONALE specifico, MALTEMPO ad alimentare le incertezze sulle FORNITURE. Alcuni Governi stanno frenando l’export di vari prodotti chiave, in cerca di frenare il rialzo dei prezzi interni, e la speculazione. La GUERRA COMMERCIALE innescata dagli USA contro la CINA, ora concentrata principalmente su chip, semiconduttori, dove la Cina produce l’80pc delle richieste globali. E sull’ENERGIA, contro la URSS, SAUDI e Paesi Arabi.
Per EV-Veicoli Elettrici, sono oramai presenti in EU con oltre il 50pc dei modelli, a costi nettamente più bassi, e stanno mettendo un freno alle vendite, un rallentamento alla produzione, delle marche EU. Quindi DAZI, SANZIONI, misure COERCITIVE e limitative, destinate a rimanere di attualità, a creare un aumento dei prezzi, incertezze, tensioni.
RISULTATO: una economia globale in RECESSIONE, a discutere se sarà un soft-landing oppure in hard-landing.
Le BANCHE CENTRALI, e i Governi, sempre al lavoro, con vari interventi, diretti e verbali, in cerca di stabilizzare i mercati, di ridurre la volatilità, di ridare fiducia, con un obiettivo chiaro: riduzione dell’INFLAZIONE. Dopo oltre 10anni passati alla ricerca di portarla al rialzo, al 2pc, ora esplosa ai max30-40 anni, in valori dall’8pc in su. Questo ha portato i TASSI dal negativo ad ampio positivo, ai livelli non visti dal 2008 circa, periodo della crisi Lehman Brother, in un momento dove i DEBITI sono cresciti continuamente, globalmente, sia governi, istituzionali, privati, con un deterioramento nella qualità stessa. Con un DOLLARO assunto a valore riferimento quasi unico, globale, a mettere in crisi i Paesi Emergenti prima, Asia, poi, e globalmente ora. Paesi che per evitare una SVALUTAZIONE del proprio cambio, a scapito della lotta all’inflazione importata, costretti ad aumentare i TASSI in sintonia, o pure oltre, agli USA, indipendentemente dalla politica interna.
Quindi la POLITICA – GEOPOLITICA
Potrei partire da considerazioni da quando è iniziata la vera “battaglia”, dalla voglia di GLOBALIZZAZIONE, passata alla sua fine attuale, e in un mondo in cerca di un RESET TOTALE.
Tutto accelerato dalla partenza di Merkel-GERMANIA, che ha di fatto aperto la strada per tutte le situazioni di tensioni in atto attualmente sull’EUROPA, con la CRISI ENERGIA, di fatto creata da gravi errori politici già presenti e precedenti. La ricerca di una transizione energetica, dal nucleare al sostenibile, dal carbone all’elettrico, al passaggio dai veicoli a motore a scoppio ad elettrico, alla scelta di ridurre la potenza ed egemonia della CINA, e della dipendenza ai paesi produttori ENERGIA, quali RUSSIA, IRAN, SAUDI ARABIA. Dalla TELEFONIA mobile, CHIPS e SEMICONDUTTORI. Dalle RAFFINERIE ai RI-GASSIFICATORI. Controllo e guerra per le COMMODITY, METALLI, PETROLIO e GAS, MINIERE. Trasporti AEREI e compagnie low-cost. Tutto nello stesso momento, con elevatissime necessità di capitali. Attacchi INFORMATICI, HACKERS, SPIE, SABOTAGGI.
Situazione deteriorata con l’assoggettamento ai desideri USA di venderci il loro GAS, pure ad un prezzo 3 volte superiore, e quindi alla NATO, dando pieno appoggio, finché necessario, alla guerra innescata con l'URSS, tramite UKR. Una situazione che ha stravolto le conosciute ALLEANZE, verso nuovi accordi politici, economici e finanziari, nuovi poteri. Ritorno di ORIENTE vs OCCIDENTE.
Resto indipendente per quanto riguarda colpe, responsabilità, e sulle scelte effettuate. Di fatto le SANZIONI non sono mai state efficaci, con effetti limitati e danni peggiori dei benefici, vedi CUBA.
La domanda: è più morale il sostegno a UKR finché necessario, anche fornendo ARMI di distruzione o lo è la necessità di proteggere la propria popolazione, dove la Costituzione lo indica come valore politico dai mandati e come base democratica. L’UOMO POLITICO, democraticamente eletto dal popolo, a chi deve rispondere delle sue azioni?
Di fatto è che con queste situazioni di confronto diretto tra le grandi super-potenze, USA-URSS-CINA, abbiamo uno stravolgimento delle ALLEANZE finora conosciute, nuovi poteri emergenti, rimpasti politici, con aumento delle INCERTEZZE, per gli investitori, ma soprattutto per i produttori, per i finanziatori, per le banche e le assicurazioni. Se poi ci mettiamo anche la MANIPOLAZIONE delle informazioni, tramite tutti i media, dati pubblicati, accadimenti vari, le cose si complicano notevolmente.
RISULTATO una EU (che non esiste ancora..) marcatamente divisa, a rischio di spaccature sempre più incisive. Disordini sociali, scioperi, proteste a seguito della CRISI economica attuale, che vede un rialzo dei PREZZI e un calo delle ENTRATE, peggiorando ancora di più il POTERE DI ACQUISTO. Forte aumento dei flussi MIGRATORI, della POVERTÀ, e in arrivo una CRISI ALIMENTARE, CROLLO IMMOBILIARE, FALLIMENTI e LICENZIAMENTI, dal maggiore rischio di ESCALATION nelle tensioni attuali, che vedono vari attori. IRAN, ISR, SAUDI, INDIA, TAIW, ARG, VEN, BRAS, GRECIA e TURK, e molti altri, oltre alle forti divisioni interne e crisi ampia in USA, a fronteggiare il primo test politico, con le MID-TERM di novembre. Ritorno al NUCLEARE e rinvio transizione green-sostenibilità, misure si STIMOLO, AIUTI a proseguire, facendo diventare i Governi degli “aiuti sociali” di fatto, con i vari attori economici dipendenti dagli stessi, e quindi pure CONDIZIONATI nelle scelte, politiche, attività. Un netto deterioramento, con varie situazioni di insostenibilità, per le PENSIONI, per i MUTUI immobiliari, per i DEBITI privati, aumento del DIVARIO tra super-ricchi e popolazione.
In un periodo dove abbiamo la CONCOMITANZA di tutti i fattori negativi, che stiamo attualmente vedendo e vivendo (tutti i nodi vengono al pettine), abbiamo la POLITICA la più fragile da decenni, incapace di agire, di ridare fiducia e slancio, e troppo presa alla salvaguardia delle poltrone, a lavorare per i propri “datori di lavoro”, per i loro supporters (industrie farmaceutiche, delle armi, dei trasporti, finanziarie, ecc). Un momento dove i VALORI vengono sempre meno, e dove sono sempre più difficili da difendere. Vedi le BANCHE SVIZZERE di fronte agli attacchi USA. La NEUTRALITÀ ELVETICA a fronte degli USA-NATO. E sono solo alcuni esempi. Una CRISI globale, innescata e “voluta”, pilotata ad hoc, con terrorismo informativo, a distogliere dai problemi interni e reali degli USA, atti a riprendere il controllo mondiale commerciale, di egemonia del DOLLARO, ad evitare una devastante DE-DOLLARIZZAZIONE, che andrebbe a fare perdere il controllo finanziario, commerciale, politico, debitorio, mondiale, agli USA. Il tutto coinvolgendo NATO, G20, G7, Banca Mondiale, IMF, FAO, e tutti gli altri enti globali, su “scia GRUPPO DI DAVOS”.
La guerra commerciale-finanziaria in atto da anni, grazie alla GLOBALIZZAZIONE, ha superato dei livelli. Con la fine della globalizzazione, ritorno dei VALORI patriottici, egoistici, movimenti “populisti”, necessità di guardare il proprio portafoglio e di portare acqua al proprio mulino, questa GUERRA è diventata tra la globalizzazione in perdita su tutti i fronti, e il nuovo ORDINE SOCIALE, agli albori, ma dilagante.
Chi vive e lavora per un ente o dipartimento, governo e pubblico, social media, che vive in case popolari, riceve aiuti sociali, resta pure fortemente dipendente dai suoi “datori di lavoro”, che gli garantiscono il posto di lavoro, la pagnotta, i vantaggi vari.
Nel frattempo si sta passando da una DEMOCRAZIA ad una sempre maggiore DITTATURA, strisciante, inosservata. Questo grazie alle REGOLE imposte sulle importazioni, sui Paesi amici o meno, sui prodotti, nei viaggi, con sanzionature e blocchi fondi. Con sempre maggiori CONTROLLI adducendo alla sicurezza personale, telecamere, gps e cellulari, informatica, ai movimenti di denaro, agli investimenti, ai prodotti scelti, alla tecnologia utilizzata o desiderata. Limitazione agli spostamenti. Nell’obbligo, diretto o indiretto, nei VACCINI, con limitazioni varie e misure coercitive. LEGGI ad hoc, mirate e restrittive. Alla MANIPOLAZIONE delle informazioni, agli accadimenti, con una limitazione alle “voci critiche o contrarie”, con una limitazione alle espressioni, alla libertà di stampa, di pensiero. Un sempre maggiore sviluppo della BUROCRAZIA, con posti di lavoro “sotto controllo”. E la prossima mossa, l’introduzione delle VALUTE DIGITALI BANCHE CENTRALI, che potranno controllare tutti i movimenti di fondi e denaro individuale, il loro utilizzo, i risparmi e le spese, e il controllo del CREDITO, con le decisioni di POLITICA MONETARIA, di stretta/allentamento. E soprattutto una continua restrizione all’USO DEL CASH.
Con quanto avvenuto da gennaio ad oggi, dove i MERCATI FINANZIARI hanno subito perdite nell’ordine del 20/40pc, globalmente, tra obbligazioni, azioni, derivati, ora mancano i COMPRATORI, o gli investitori. La situazione è già stata largamente compromessa, con scarse possibilità di recuperare il perduto, a pochi mesi dalla fine anno, e con tutti i FATTORI negativi sempre molto presenti, anche se largamente conosciuti e PREZZATI.
Varie situazioni di CRISI del CREDITO, vedi UK da settembre, il CS-CH in marcata necessità di liquidità, un livello di DERIVATI record storico di trillions e fuori controllo dalle banche centrali. Livello dei DEBITI globali record massimo, in crescita continua, in deterioramento, concomitanti ad un rialzo dei COSTI FINANZIAMENTO, maggiori difficoltà di reperimento CAPITALI. Governi in necessità di rientrare dalle misure di STIMOLO, AIUTI diretti e indiretti, FINANZIAMENTI. Con le BANCHE CENTRALI piene di prodotti finanziari, valute estere, con elevate perdite in seno, con la necessità di innescare un QT-quantitative tightening, con la vendita di ASSETS detenuti in portafoglio, oltretutto alle quotazioni attuali. BANCHE con elevate esposizioni, crediti, mutui, in un “ambiente” di calo volumi, assets gestiti, aumento dei costi informatica, sicurezza, amministrative, maggiori necessità di fondi a copertura rischi, verso una concorrenza settoriale sempre piu’ agguerrita, anche con on-line-banking. I TITOLI BANCHE EU hanno perso da maggio il 28pc, la BNS-CH (che è una delle poche banche centrali quotate), ben il 46pc, tornando ai livelli di inizio 2018.
Come risultato ritengo che il peggio dovremmo averlo alle spalle per quest’anno, con una attività che dovrebbe proseguire come previsto, per un ulteriore trimestre, fino a fine anno, in fascia, tra alti e bassi, in elevata VOLATILITÀ. Questo grazie al fatto che tutto quanto descritto è oramai largamente conosciuto, e abbiamo elevate posizioni SHORT, con un grande numero di long PUT – OPTION acquistati a protezione, o speculativi. Senza scordare che abbiamo le MID-TERM USA.
Poi ci sarà il 1° TRIMESTRE con elevato rischio di netto aumento dei FALLIMENTI societari, CORPORATE, rinvio o mancati pagamenti BONDS, crollo degli UTILI settoriali. E molto dipenderà dall’andamento della GUERRA UKR, con tutti gli effetti negativi ulteriori. Solo una soluzione, anche diplomatica, avrebbe degli effetti marcati in POSITIVO, in quanto non attesa da nessuno. Il tutto in un CLIMA consumatori, investitori, nettamente negativo, ai minimi, con scarsa propensione al rischio, INCERTEZZE elevate, focalizzate all’INFLAZIONE, GEOPOLITICA. Con il rientro effettuato delle COMMODITY, METALLI, ENERGIA ai livelli ampiamente pre-guerra, probabile un calo INFLAZIONE, tetto YIELDS e riduzione aspettative rialzo tassi / stretta monetaria. I FONDI PENSIONE hanno già perso il 20pc del tasso di copertura. ATTENZIONE al DOLLARO, che con “soluzione” in positivo dei mercati, subirebbe nel suo apprezzamento/valore.
Abbiamo anche un rischio maggiore di un innesco di MISURE PROTETTIVE per singole banche (vedi Credito Svizzero), di possibili blocchi/limitazioni ai trasferimenti dei conti, dei risparmi, dei prelievi, all’accesso ai propri depositi.
Autore: Dr. Bruno Chastonay - Visita il portale di Bruno Chastonay