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Ogni anno in Italia muoiono 40 mila persone. Ieri (27.06.2012) la giornata mondiale della Spirometria e quest’anno si celebra con un Congresso a Palazzo Rospigliosi a Roma e riguarda in particolare le linee guida per la prevenzione e la cura delle patologie respiratorie delineate nella European Respiratory Roadmap
Lo facciamo quattordici volte al minuto, 840 volte ogni ora, più di sette milioni di volte l’anno. Il respiro è l’atto fondamentale della vita, perché dalla sua funzionalità dipende il benessere dell’intero organismo. Alla questione respiratoria la European Respiratory Society dedica lo “European Respiratory Day”, che quest’anno si celebra con un Congresso a Palazzo Rospigliosi a Roma il 27 e 28 giugno a Roma e riguarda in particolare le linee guida per la prevenzione e la cura delle patologie respiratorie delineate nella European Respiratory Roadmap.
Le malattie respiratorie sono in aumento e in qualche misura stanno cambiando i loro “target”. Infatti non sono più gli uomini anziani quelli maggiormente in pericolo: adolescenti, di sesso femminile, fumatrici, in sovrappeso e depresse sono infatti le caratteristiche del nuovo gruppo di popolazione da tenere sotto controllo.
Le malattie respiratorie, secondo i National Institutes of Health (Nih) statunitensi diventeranno entro il 2020 le patologie che maggiormente peggioreranno la vita delle persone, seconde solo all’Aids. Per informare e sensibilizzare la popolazione sulle malattie respiratorie, sempre oggi 27 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Spirometria, che a Roma vede un’iniziativa dedicata ai cittadini con la possibilità di sottoporsi a una spirometria presso il gazebo installato nella galleria Alberto Sordi.
Secondo dati Eurispes, ogni anno in Italia muoiono quasi quarantamila persone per malattie respiratorie e, tra le patologie causa di morte, le malattie respiratorie sono al terzo posto dopo i tumori e le malattie del sistema circolatorio. Un rapporto dei Nih, per il ventennio 2000/2020, descrive un’aspettativa di vita per le patologie croniche respiratorie che è in assoluto la peggiore tra tutte le condizioni morbose, e in poco rassicurante analogia con la patologia da HIV.
La European Respiratory Society (ERS), consapevole di questa vera e propria “emergenza sanitaria”, negli ultimi anni ha varato la European Respiratory Roadmap, “la linea guida che regola le attività della società scientifica, che contiene le principali priorità che Ers ha stabilito, nella prevenzione e cura delle malattie respiratorie” spiega Francesco de Blasio, Delegato Nazionale dell’European Respiratory Society e Responsabile U.F. Pneumologia e Riabilitazione Casa di Cura Clinic Center S.p.A. di Napoli.
Obiettivo principale dell’European Respiratory Day sarà quindi quello di sensibilizzare i medici e la popolazione riguardo la prevenzione e la terapia delle malattie respiratorie, delineate per l’Europa nella Roadmap della European Respiratory Society. “L’anno scorso, secondo l’Oms, le malattie respiratorie croniche hanno fatto 4 milioni di vittime e in questo decennio questo numero aumenterà del 30 per cento.
Tra le malattie trasmissibili, la polmonite è il killer numero uno tra i bambini minori di cinque anni, provocando un numero maggiore di morti rispetto a malaria, Aids e morbillo messi insieme” aggiunge Francesco Blasi, Incoming President dell’European Respiratory Society e Professore di Malattie Respiratorie all’Università di Milano. Fumo e obesità restano i nemici principali di una buona salute respiratoria. In particolare, l’obesità, che sta aumentando rapidamente tra le giovani generazioni e soprattutto nel sesso femminile, si conferma un fattore di rischio specie per le malattie respiratorie croniche come l’asma perché il tessuto adiposo produce leptina, che ha azione infiammatoria. Da non dimenticare, infine, l’inquinamento dell’aria degli ambienti indoor, a cui la European Respiratory Society dedicherà un intervento specifico proprio in occasione dello European Respiratory Day.
Autore: Stefano Pisani / Fonte: ilfattoquotidiano.it
Anonimo
C'è un errore nella parte
Acceso Ve, 29/06/2012 - 01:21 - C'è un errore nella parte iniziale dell'articolo, o manca qualcosa: dice che ogni anno in Italia muoiono circa 40000 persone....tuttavia in Italia ci sono più di 60 milioni di abitanti.
Facendo un calcolo matematico: (60 milioni)/(40000)=1500...ciò significa che in media un italiano vive circa 1500 anni.
Ma la vita media è invece intorno agli 80 anni, anno più o anno meno...
Quindi, o è un errore, se si intende che in totale muoiono 40000 persone l'anno, oppure manca qualcosa: cioè: muoiono circa 40000 persone l'anno di....o per...(ad esempio: per il fumo...oppure..di cancro...ecc...)