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- Posted By: Capuano Edoardo
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I pipistrelli vampiro potrebbero essere la chiave per nuovi trattamenti per una serie di gravi problemi medici, ma i ricercatori sono ostacolati nell'accedere ai campioni necessari per continuare il loro lavoro
Gli animali specializzati nell'alimentazione del sangue incontrano particolari difficoltà nell'ottenere il pasto, per cui compromettono l'emostasi del sangue promuovendo l'anticoagulazione e la vasodilatazione per facilitare l'alimentazione. Queste pressioni selettive convergenti sono state studiate in numerosi lignaggi, che vanno dalle pulci alle sanguisughe. Tuttavia, il pipistrello vampiro non è studiato per quanto riguarda i potenziali meccanismi vasodilatatori delle loro secrezioni alimentari (che sono un tipo di veleno). Ciò nonostante le approfondite indagini sulle loro proprietà anticoagulanti che hanno dimostrato che il veleno del pipistrello vampiro contiene forti attività anticoagulanti e proteolitiche che ritardano la formazione di coaguli di sangue e interferiscono con la cascata della coagulazione del sangue.
Un gruppo internazionale, guidato dall'University of Queensland, ha trovato una nuova classe di peptidi (1) che regolano la pressione del sangue nel veleno del comune pipistrello vampiro (Diphylla ecaudata). Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Toxins. (2)
Il dottor Bryan Fry,(3) ricercatore della UQ School of Biological Sciences, ha dichiarato che i peptidi potrebbero aiutare a rivoluzionare i trattamenti per una vasta gamma di patologie, tra cui ipertensione, insufficienza cardiaca, malattie renali e ustioni, ma la ricerca è stata ostacolata dall'attività criminale in un sito messicano.
Il professor Bryan Fry spiega: «I peptidi sono forme mutate del peptide relativo al gene della calcitonina (Calcitonin Gene Related Peptide - CGRP), usato dai nostri corpi per rilassare i vasi sanguigni. I peptidi dei pipistrelli sono insolitamente selettivi nel loro modo di agire, rendendoli ancora più terapeuticamente utili rispetto al CGRP, in quanto hanno meno effetti collaterali. Questo potrebbe potenzialmente aiutare i medici nel trattamento di una serie di disturbi caratterizzati da una pressione elevata nei piccoli vasi sanguigni, o potrebbe essere in grado di migliorare il flusso sanguigno nei tessuti danneggiati o trapiantati come gli innesti cutanei».
Il professore, dopo aver puntualizzato che c'è molto altro da imparare da questi pipistrelli, per cui non vanno né temuti, né tantomeno diffamati, aggiunge: «Questa scoperta è un altro esempio del perché è così importante proteggere ampiamente la natura, dal momento che non possiamo prevedere da dove verrà la prossima grande scoperta di farmaci biologici. Gli animali velenosi in tutto il mondo sono minacciati, ancor più della maggior parte delle altre specie in via di estinzione o minacciate, a causa di una deliberata persecuzione guidata dalla paura o dall'incomprensione».
Il professore associato Bryan Fry ha detto che la sua squadra ha incontrato delle difficoltà nell'accedere nei siti degli esemplari di pipistrelli vampiro: «Non possiamo più accedere al nostro campo originale in Messico, perché ci viene detto che la regione è stata rilevata dai narcotrafficanti. Dovremo trovare nuovi siti sul campo in cui lavorare in sicurezza, ma una volta fatto, saremo di nuovo sulla buona strada per trovare nuove variazioni di peptidi e potenziali farmaci miracolosi. Ciò ci permetterà di aiutare e migliorare la ricerca con lo scopo di salvare vite umane».
Il professore associato Bryan Fry ha detto che lo studente di dottorato della Monash University, Ali Rahini Kakumanu,(4) ha utilizzato complesse analisi farmacologiche per mettere in evidenza la caratteristica unica del veleno di pipistrello vampiro.
Riferimenti:
(1) peptidi
(2) Vampire Venom: Vasodilatory Mechanisms of Vampire Bat (Desmodus rotundus) Blood Feeding
(3) Associate Professor Bryan Fry
Descrizione foto: Il dottor Bryan Fry. - The University of Queensland.
Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: Human hazards hamper vampire bat venom research