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- Posted By: Capuano Edoardo
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Svelato cosa fanno gli animali dopo aver finto di essere morti (immobilità post-contatto) per evitare di essere uccisi da un predatore e qual'è il contesto e la dinamica di questo comportamento
L'immobilità post-contatto (Post-contact immobility - PCI) è un ultimo tentativo di evitare la predazione. Secondo un nuovo studio, pubblicato su PLoS ONE (1), condotto da scienziati dell'University of Bristol molti animali, come ultima possibilità di difesa, restano immobili dopo essere stati contattati da un predatore. Questo comportamento è così comune che è riconosciuto in frasi come “fare il finto opossum”. Si dice che si verifichi anche negli esseri umani in circostanze estreme.
In studi precedenti, condotti dallo stesso team utilizzando larve di formicaleone (Mirmeleontidi), gli scienziati hanno notato che queste diventavano immobili dopo essere state maneggiate singolarmente.
A un certo punto è stato necessario pesare le larve, il che può risultare molto difficile con insetti così piccoli: se si muovono sul piatto della bilancia, determinarne la massa può essere una sfida.
Tuttavia, quando le larve di formicaleone venivano lasciate cadere, molto delicatamente, sul piatto di una bilancia, rimanevano completamente ferme per un tempo più che sufficiente a consentire una registrazione accurata del loro peso.
Il professore emerito Nigel Franks della University of Bristol’s School of Biological Sciences (2), che ha guidato lo studio, ha affermato: «Abbiamo deciso di indagare su questo cosiddetto comportamento di 'finzione della morte' e abbiamo scoperto che la quantità di tempo per cui i singoli formicaleoni rimangono fermi è del tutto imprevedibile per ogni singolo individuo. Ciò è confermato dall'osservazione delle durate di immobilità post-contatto in un gran numero di formicaleoni. Tali dati mostrano una distribuzione esponenziale. Quindi, proprio come con gli atomi radioattivi, quando un individuo cambia stato è imprevedibile, ma il modello della popolazione è perfettamente prevedibile».
Lo studio dimostra che il comportamento dei formicaleoni che si nascondono in bella vista, in questo modo, è probabilmente adattivo perché un predatore che ha raccolto e poi lasciato cadere una larva di formicaleone non poteva sapere quanto tempo aspettare che la sua potenziale vittima si muovesse di nuovo e diventasse di nuovo una preda riconoscibile. In effetti, uno dei formicaleoni registrati è rimasto completamente fermo per più di un'ora.
Anche se non è possibile prevedere quando un formicaleone immobile tornerà in vita, ciò non significa necessariamente che il predatore avrà abbandonato la scena per cercare prede alternative.
La domanda successiva del team era cosa fanno gli animali dopo aver giocato a fare i possum. Nel nuovo studio, dimostrano che ciò che fanno i formicaleoni dipende dalla situazione in cui si trovano.
Le larve di formicaleone sono animali che scavano tane e potrebbero cercare sicurezza immergendosi nel substrato friabile in cui normalmente costruiscono le loro fosse. Ma è abbastanza possibile che un predatore possa far cadere un formicaleone su un substrato duro che non permetterebbe la fuga.
Utilizzando un sofisticato sistema di monitoraggio video automatizzato della locomozione intermittente di singoli formicaleoni su diversi substrati, i ricercatori hanno scoperto che ciò che un formicaleone fa dopo aver terminato il suo periodo di immobilità dipende dalle strategie di fuga a sua disposizione.
«Il nostro studio potrebbe essere il primo a determinare cosa fanno gli animali dopo essersi finti morti, e dimostriamo che ciò che fanno dipende dal contesto. È un compromesso. Quindi, il nostro lavoro apre il campo dello studio della vita dopo la morte nell'ampia gamma di animali che esibiscono finzione di morte, tanatosi o ciò che preferiamo chiamare immobilità post-contatto», conclude il professor Nigel Franks.
Riferimenti:
(1) Seeking safety: Movement dynamics after post-contact immobility
(2) Nigel Franks
Descrizione foto: Una larva di formicaleone (Euroleon nostras) che finge di essere morta. - Credit: Nigel R Franks, University of Bristol.
Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: Life after (feigned) death