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- Posted By: Capuano Edoardo
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Utilizzati i dati provenienti dal Mar dei Sargassi per mostrare distinte risposte climatiche stagionali e a lungo termine del fitoplancton nello strato misto
Il fitoplancton, essenziale per i cicli biogeochimici dell'oceano, è un minuscolo organismo alla deriva che realizza circa la metà della “produzione primaria” del pianeta (formando cellule viventi mediante la fotosintesi). Tuttavia, la nostra comprensione dei cambiamenti nel fitoplancton si basa in gran parte sui dati satellitari, che possono solo valutare i cambiamenti nel fitoplancton superficiale. Il modo in cui la variabilità climatica sta influenzando la loro struttura verticale rimane poco chiaro.
Il nuovo studio, condotto dall'University of Exeter, ha esaminato il fitoplancton sulla superficie dell’oceano e il “sottosuolo” – uno strato distinto di acqua sottostante – per vedere come la variabilità climatica li sta influenzando. Pubblicati sulla rivista Nature Climate Change (1), i risultati mostrano che queste due comunità stanno reagendo in modo diverso.
Nell’ultimo decennio, la “biomassa” totale (materiale vivente) del fitoplancton del sottosuolo è aumentata in risposta al riscaldamento globale.
Nel frattempo, il fitoplancton di superficie ora ha meno clorofilla, il che lo rende meno verde, ma in realtà la biomassa totale è rimasta stabile.
Sulla base di 33 anni di dati provenienti dal Bermuda Atlantic Time-series Study (BATS) nel Mar dei Sargassi, i risultati suggeriscono anche che la profondità dello “strato misto superficiale” (regione di turbolenza sulla superficie dell’oceano) si è ridotta poiché l’oceano si è rapidamente riscaldato nell’ultimo decennio.
Il dottor Johannes Viljoen (2), del Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente presso il Penryn Campus di Exeter in Cornovaglia, spiega: «È importante comprendere queste tendenze perché il fitoplancton è il fondamento della rete alimentare marina e svolge un ruolo fondamentale nella rimozione dell'anidride carbonica dall'atmosfera. I nostri risultati rivelano che il fitoplancton di profondità, che prospera in condizioni di scarsa illuminazione, risponde in modo diverso al riscaldamento degli oceani e alla variabilità climatica rispetto al fitoplancton di superficie. Di solito ci affidiamo alle osservazioni satellitari per monitorare il fitoplancton, ma il sottosuolo è nascosto alla vista satellitare. Il nostro studio evidenzia i limiti delle osservazioni satellitari e sottolinea l'urgente necessità di un migliore monitoraggio globale del fitoplancton al di sotto di ciò che i satelliti possono vedere».
Il coautore, il dottor Bob Brewin, ha aggiunto: «I cambiamenti alla base della rete alimentare possono avere effetti a cascata sulla vita marina, dal piccolo zooplancton ai grandi pesci e mammiferi marini. Quindi il futuro del fitoplancton avrà importanti implicazioni per la biodiversità e per il cambiamento climatico».
«Il monitoraggio continuo di questo fitoplancton che vive in profondità aiuterà gli scienziati a comprendere meglio i cambiamenti in corso nell'oceano che altrimenti potrebbero passare inosservati». conclude il dottor Johannes J. Viljoen.
La ricerca del dottor Viljoen e dei coautori, il dottor Brewin e il dottor Xuerong Sun, tutti del Centro per la geografia e le scienze ambientali (Centre for Geography and Environmental Science), è sostenuta dalla borsa di studio UKRI Future Leader Fellowship assegnata al dottor Brewin.
Riferimenti:
(1) Climate variability shifts the vertical structure of phytoplankton in the Sargasso Sea
Descrizione foto: Rosetta CTD con telecamere subacquee. - Credit: University of Exeter.
Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: ‘Invisible forest’ of algae thrives as ocean warms