Mercati e economie al contrario


Mercati e economie al contrario

Dopo tanti anni di studio e lavoro, sempre nel settore dei Mercati finanziari, mai mi sarei aspettato di vedere TASSI NEGATIVI. cioè ricevere soldi, finanziamenti, crediti, e pure essere pagato con un tasso di interesse a mio favore.

Non mi sarei mai aspettato di vedere delle COMMODITY, a valore negativo. Il PETROLIO WTI – Usa, andato a record minimo storico, ben sotto lo zero. A venderlo si deve pure pagare, fino a 30dollari/barile. E tutto questo dopo anni di spese miliardarie nella ricerca, trivellazioni, stoccaggi, raffinerie. E ora vale meno di zero…………sulla carta almeno, perché al distributore costa poco meno di prima.

Che i vari Governi si sarebbero presi cura dei DEBITI e del loro livello, cercando di contenerlo. E ora siamo con record massimo, e vicino a nuova esplosione globale. Le banche centrali hanno iniettato 23,4 trillions dollari nel sistema finanziario. E qui, in sostanza, il pubblico investitore paga pure per detenere carta, senza valore.

Quale sarà la prossima ASSET CLASS a subire lo stesso trattamento?

Come neppure un crollo del traffico AEREO di oltre il 70pc, e delle AUTO al 90pc, in pochi mesi. Le auto si vendono al -50/70pc, e gli stoccaggi del nuovo e usato, occupa aree enormi. Gli aerei sono parcheggiati a migliaia, inutilizzati, con costi enormi, e in svalutazione.

Di fronte a tutto questo, come faccio a valutare il GIUSTO PREZZO di un oggetto, di un titolo, di una qualsiasi attività commerciale. Come possiamo redigere un bilancio e una previsione di budget, un piano di finanziamento o di ammortamento?

Tutta colpa del VIRUS, del COVID19?

Non credo. Le situazioni erano già tutte ben presenti prima di questo fatto. Solamente a dicembre del 2019 eravamo con gli INDICI delle borse ai record massimi, con i settori auto alle prese con multe ecologiche, passaggio dal diesel all’elettrico, con elevatissima necessità di investimenti, capitali freschi. Cosi la telefonia, con l’avvento del 5G, la nuova GREEN economy, il passaggio al FINTEK, con l’introduzione dell’informatica in maniera massiccia nelle banche, nella finanza.

Il calo dei CONSUMI, l’aumento e deterioramento continuo dei DEBITI, il calo della produzione manifatturiera e industriale, proseguiva senza sosta. Il taglio dei TASSI effettuato, per andare in negativo, non hanno dato la ripresa prevista e attesa dalla politica, che nel frattempo proseguivano imperterriti nell’acquistare ASSETS, tramite vari QE, piani di acquisti miliardari, a sostenere i settori in crisi.

Da una parte un deterioramento delle condizioni nel COMMERCIO, dalla GUERRA FINANZIARIA in corso, con DAZI, misure restrittive, barriere doganali, burocrazia, e dall’altra, una spinta al rialzo dei mercati finanziari non basato sulle REALTÀ ECONOMICHE, ma solo da prospettive di RENDIMENTO, grazie al sostegno delle banche centrali, delle fusioni/acquisizioni, aumenti capitale, stimoli fiscali. Le varie situazioni, sempre poco guardate, come Brexit entro UK-EU, le varie tensioni GEOPOLITICA, IMMIGRAZIONE, disordini sociali, proteste, ebola, peste suina, peste aviaria, cavallette, attentati. Tutto lascia un segno.

Poi, come già sottolineato, arriva la TEMPESTA, e i primi a volare sono gli stracci.

Ora abbiamo visto un riallineamento molto veloce, colpevole il VIRUS (quindi non la politica, governi, Trump o altri), tra l’ECONOMIA FINANZIARIA sopravalutata e l’ECONOMIA REALE fragile e in declino.

Fine della GLOBALIZZAZIONE. Elevate pulizie di primavera nei portafogli, ma i fondi, hedge e pensioni, avranno fatto altrettanto? L’utilizzo dei DERIVATI, con x ampliamento delle esposizioni, sono ancora ampiamente presenti e utilizzati, e i mercati restano FRAGILI, con mani deboli, e tutti dalla stessa parte.

Ma la domanda resta: finito il LOCKDOWN, tutti a parlare di ripresa delle attività, del ritorno alla “normalità”, ma i CONSUMI seguiranno?

Ci saranno i soldi per tornare a comperare, fare vacanze, cambiare l’auto?

Il rischio di avere una seconda fase di ritorno del VIRUS, COVID20, saremo pronti?

Chi pagherà il COSTO di soli 3 mesi di danni creati dal virus?

E i prossimi a venire, che saranno ancora più elevati.

Fra le tante MANIPOLAZIONI dei dati, dell’uso delle notizie, delle aspettative, e in base a quanto avvenuto recentissimamente sul PETROLIO:

Quale è il GIUSTO PREZZO?

Autore: Dr. Bruno Chastonay