Con la moneta elettronica ci guadagnano solo ed esclusivamente le banche

Cento EuroDomanda facile, il passaggio alla moneta elettronica ha un solo grande vincitore: le banche.

Non credo possano esserci dubbi sulla questione, ciò che è meno noto è quanto sia la ricchezza che ci verrebbe espropriata se la libera circolazione e l’utilizzo del contante venisse vietata per legge o ulteriormente compressa.

Prendiamo alcuni dati di partenza:

1) 100€ … trasformati in impulsi digitali.

2) Le commissioni “normali” che ciascun negoziante paga al sistema bancario per l’utilizzo di un POS, la macchinetta che legge i bancomat e le carte di credito. Prendiamo ad esempio il Banco Posta (il negoziante poi ve le ribalterà sul prezzo del bene acquistato, non esistono pasti gratis.):

Facciamo una media di 0,8% per transazione.

Cosa succede ai nostri 100€ dopo 100 transazioni?

Bene signore e signori, eccovi calati nel magico mondo della lotta al contante per distruggere l'evasione fiscale e le mafie.

Dopo solo 100 passaggi ad un POS le banche hanno requisito all’economia il 55,21% della ricchezza iniziale immessa nel sistema per transazioni attravereso i POS.

Le Mafie continueranno serenamente ad accettare contante e a depositarlo oltre confine (diciamo che la misura di lotta al contante ha anche un aspetto educativo per la mala), l’11% di evasione fiscale legata al contante continuerà ad accettare contante e a depositarlo oltre confine oppure lo spenderà nel fiorente mercato nero che, vi posso assicurare, fiorirà in ogni angolo di strada.

L’89% di evasione ed elusione fiscale, non verrà toccato anche perché il “grosso” proviene da attività proprie del sistema bancario, vi voglio ricordare che il fu ministro Passera è indagato per una faccenda di evasione fiscale miliardaria (in €) che coinvolge Banca Intesa.

La scellerata forza politica che propone l’abolizione del contante, non è stupida, è collusa con il sistema finanziario, tenetelo bene a mente.

Tenetevi liberi per il 3 di Gennaio, anzi fateVi un favore, preparate le vostre mailing list, c’è un lavoro da fare.

Fonte: rischiocalcolato.it