Manipolazioni delle banche

Il traffico di migranti frutta 445 miliardi

Il traffico di migranti frutta 445 miliardi

Un affare d’oro quello del traffico di migranti per molti istituti di credito. Il programma di microfinanza controlla la validità dei contratti e dei documenti di viaggio per garantire che i clienti non siano vittime di frodi da parte di agenti non autorizzati.

È una domanda che tutti, almeno una volta, ci siamo posti: chi finanzia i costosi viaggi della morte che spingono migliaia di disperati su imbarcazioni di fortuna, tra mille peripezie e l’incognita dell’approdo?

Molti giornalisti si sono impegnati nella ricostruzione dei calvari degli emigranti per arrivare al porto di partenza, delle condizioni schiavistiche cui sono sottoposti dalla criminalità locale. Ma rimane irrisolto il tassello iniziale di queste tragiche diaspore, ossia la disponibilità di somme di denaro ragguardevoli, esorbitanti se rapportate al tenore di vita locale, per intraprendere il viaggio. Le inchieste in merito sono limitate e le nostre domande cadono nel vuoto.

Banche Italiane: aumento spese per il conto on line. Il bancario potrà fare la spia

Soldi sospettiBrutte notizie per i risparmiatori: negli ultimi cinque mesi i costi dei conti correnti sono aumentati in media del 4% secondo quanto reso noto dal Corriere della Sera prendendo a riferimento i prodotti di 10 banche, Bnl, Credem, Cariparma, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Ubi, Mps, Banco Bpm, Carige più Poste.

Sei i profili di utilizzo dei conti considerati: i pensionati con media operatività, i giovani, le famiglie con alta operatività, le famiglie con media operatività, le famiglie con bassa operatività, e i pensionati con bassa operatività. Dal confronto con il 2013 i costi per le famiglie con operatività media sono aumentati del 22% da 115 a 140 euro.

“Tra il 22 marzo e l’11 agosto 2017, l’aumento è stato fino a +6% per il profilo dei «Pensionati con media operatività (…) Gli aumenti sono stati inoltre del 5% per i «Giovani» (89 euro), del +4% per le «Famiglie con alta operatività» e «con media operatività» (rispettivamente, 142 e 140 euro), e del 3% ciascuno a carico delle «Famiglie con bassa operatività» (92 euro) e i «pensionati con bassa operatività » (85 euro)”.

Cosa c'è dietro all'eliminazione dei 500 euro?

Jens WeidmannL’imminente scomparsa della banconota da 500 euro ha enormi implicazioni sul comportamento e la forma della futura politica monetaria.

Crediamo che la prossima decisione di porre fine alla stampa della banconota vada ben oltre l’essere una misura anti-riciclaggio, comunemente citata come motivazione.

La liquidità in contanti è il peggior nemico dei tassi d’interesse negativi e, dal nostro punto di vista, l’ultima azione della BCE non solo segnala un ulteriore dominio delle banche centrali, ma anche una maggiore probabilità di tassi d’interesse ancor più negativi in futuro.

Limitando la quantità di banconote da 500 euro in circolazione, la BCE sta cercando di assicurarsi che conservare denaro contante sia più costoso che tenerlo in banca, nonostante i tassi d’interesse negativi. In parole povere: c’è bisogno di molto meno spazio per conservare al sicuro banconote di taglio maggiore.

Si può dunque dire che, facendo in modo che la più grossa banconota stampata sia quella da 100 euro, la BCE stia cercando di regolare la quantità di contante che i risparmiatori possono tenere da parte.

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