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Il ghiaccio della Groenlandia, sciogliendosi, determinerà grossi impatti sulla corrente del Golfo
Speriamo che qualcuno capirà a quali rischi il pianeta va incontro se continuerà a uccidere l'ambiente e a inquinare: il Mediterraneo sta diventando sempre più salato e caldo, gli oceani si stanno acidificando, si alza il livello del mare soprattutto per dilatazione, i pesci migrano verso nord, con impatti rilevantissimi sulla biodiversità. Le barriere coralline sono a rischio.
È lo scenario illustrato a Slow Fish da Vincenzo Ferrara, fisico e climatologo.
“Lo scorso marzo i livelli di Co2 hanno superato le 406 parti per milioni - ha sottolineato Ferrara in un dibattito alla manifestazione in corso fino a domenica al Porto Antico di Genova -. È un grosso campanello d'allarme. Una cosa simile si è verificata solo 60 milioni di anni fa, ai tempi dei dinosauri. Il ghiaccio artico entro il 2100 scomparirà completamente. Il ghiaccio della Groenlandia, sciogliendosi, determinerà grossi impatti sulla corrente del Golfo”.
Inevitabili le conseguenze sulla pesca.
“La zona più danneggiata sarà quella intertropicale (cambiamento climatico, acidificazione, mancanza di ossigeno): i pesci migreranno in altre aree, a nord - ha spiegato Ferrara -. Ci sarà perdita di biodiversità, con tasso di estinzione di specie elevatissimo sempre nella fascia intertropicale.
Dobbiamo perciò ridurre il nostro impatto sul clima e contemporaneamente adattarci ai cambiamenti già in atto. Ridurre trasporti, packaging, sprechi. Bisogna abituarsi a mangiare pesce non solo di poche specie, preservando la sicurezza alimentare”.
Fonte: globalist.it