Mercati finanziari: la manipolazione dell'informazione

In un mondo sempre più mediatico, e con interessi individuali ai massimi, il rischio di essere:

manipolati,

male informati, o

indirizzati verso specifici investimenti è molto elevato.

Il conflitto di interesse, sempre più marcato, da quando le Banche, e più in generale, i datori di lavoro dei consulenti e gestori patrimoniali, hanno imboccato la strada del “pagamento a performance”, o meglio, di retribuire con un salario minimo di base, e di corrispondere i “successi” con dei bonus, o benefits vari, è notevole.

In buona sostanza, non ci sono gestori patrimoniali, ma degli interlocutori, o relatori per la clientela, che devono “piazzare” dei prodotti finanziari, in sintonia ai desideri e agli obiettivi della Banca.

Siamo passati da una gestione familiare, diretta, entro consulente e cliente, ad una gestione globalizzata, assemblata in prodotti conglobanti le masse da gestire, come fondi di investimento e di varia natura.

Tanti i vantaggi per gli emittenti, le Banche, come

  • la riduzione dei costi delle gestioni singole, dei rischi inerenti l’applicazione di tutte le normative di vigilanza,
  • maggiori commissioni e quindi redditività, approccio anche per la piccola clientela, e fidelizzazione dei clienti, mezzo pubblicitario per attrarre nuovi investitori.

E per il cliente?

  • Di fatto si è visto negare sempre più l’accesso diretto agli operatori di mercato, “senza” mercato in primis.
  • Meno comunicazione e colloquio con la sua banca.
  • Maggiori commissioni e costi “nascosti”, minore flessibilità.

L’autore da anni consiglia la scelta di una banca depositaria, di riferimento, per i capitali di risparmio, e le necessità aziendali, crediti e mutui, pagamenti.

E una relazione a parte, di banca on-line, per il 10 per cento del totale dei capitali da qualsiasi postazione computer desiderata, permette:

  • gestire il TRADING,
  • la copertura dei rischi di mercato,
  • approfittare delle fluttuazioni dei corsi,
  • operare in diretta e senza perdite di tempo.

E il tutto senza:

  • tenuta conto,
  • commissioni di trading minime, possibilità di uso della leva finanziaria,
  • accesso diretto a tutti i mercati senza limiti di importi.

Per evitare il conflitto di interessi, dobbiamo sempre tenere presente da dove arrivano i consigli per gli acquisti, che cosa ci vogliono vendere.

Nel mondo ci sono più fondi di investimento che soldi da investire.

Agire come quando andiamo a fare la spesa:

  • scegliere il prodotto,
  • confrontare il prezzo,
  • valutare il negozio.

Il successo dell’investimento, oltre che dalla scelta del prodotto, dipende anche dai COSTI, soprattutto in periodi di TASSI ZERO o negativi.

Non lasciamoci trainare dalla smania del rendimento a tutti i costi, non stiamo giocando alla lotteria.

I DATI fondamentali, economici e macro in generale, hanno un grande valore, soprattutto nel medio lungo termine, ma il fattore chiave, è il SENTIMENT di mercato, cioè quali sono le aspettative degli altri.

Nella storia, con i mercati ai massimi, abbiamo il massimo del sentiment positivo e di aspettative.

Con i minimi, la paura e i timori per i rischi è al suo massimo.

Di fatto, si dovrebbe reagire diversamente, approfittando di questi momenti di STRESS nelle quotazioni, valutando noi stessi cosa è a buon mercato, e cosa è troppo caro.

E se seguiamo le MODE, il fattore prezzo non dovrebbe incidere, vedi valute BLOCKCHAIN, o cripto valute, e la loro ampissima volatilità, spread operativo, costi impliciti.

E non dimentichiamo che il fattore MEDIATICO tende ad aumentare notevolmente il valore delle notizie, informazioni. Attraggono tutti nella stessa direzione, nello stesso momento, come una MODA, per poi rientrare gradualmente nei giorni a seguire.

La situazione generale dei mercati odierni è quindi la presente:

  • Eccesso ribassisti su dollaro, e rialzisti su euro
  • Eccesso ribassisti su bonds e rialzisti su borse
  • Posizioni ribassiste record su argento, e ribasso per oro e metalli, commodity

E se grazie alle sanzioni, guerra commerciale in atto, avremo un rallentamento maggiormente marcato delle dinamiche economiche, entrando in recessione in USA in primis, cosa avverrà nei mercati, viste le attuali posizioni?

Ma non è che il fattore sanzioni sia stato esagerato dalle conclamazioni dei servizi MEDIA?

Quindi, come per la previsione di rialzi dei TASSI, da quando la FED l’ha effettuato, in realtà sono continuamente scesi.

Le sanzioni esistono da anni, e da parte USA, sono quelle piu’ basse rispetto al resto del mondo. Trattasi quindi di una rivendicazione giusta, di aggiustamento. Ma i mercati, come sappiamo, necessitano sempre di una scusa per effettuare e giustificare i movimenti.

Quindi attività di trading “range”, entro fasce ben definite, senza rottura di supporti o resistenze chiave di medio termine, in un mercato sempre molto, troppo, ottimista e speranzoso, di rendimenti, e cieco nei confronti della realtà.

Foto di pixabay.com / Autore: Dr. Bruno Chastonay. Valente professionista del settore finanziario, ha svolto attività in alcune principali banche elvetiche nei settori della tesoreria, dei metalli e dei derivati. E’ esperto nella gestione professionale del risparmio su base personalizzata ed è fiduciario finanziario, ai sensi della legislazione elvetica. Ha collaborato con le Università di Bari e Pescara. Attualmente svolge l’attività di analista finanziario globale. Vive e lavora a Lugano.