Viviamo in un mondo condizionato. O che ci condiziona?

Viviamo in un mondo condizionato. O che ci condiziona?A guardare gli avvenimenti dei recenti anni, sembra che stiamo “guidando” una TESLA. Elettrica, quindi ecologica. Che guida da sola, e quindi rispettosa delle leggi del traffico. Senza avere bisogno di molto intervento umano, quindi poco emotiva.

Cosa desiderare di più?

In effetti, parlando sempre di tradizioni, libertà, democrazia, di valori e di principi, ci riferiamo a cose che non vengono contemplate nei bilanci, che non producono UTILI, e quindi, per questo mondo attuale, sono SENZA VALORE.

A cosa serve conoscere e parlare le LINGUE, quando abbiamo i traduttori automatici, e il mondo è sempre più in inglese. Cosa serve l’ESPERIENZA, quando il mondo cambia velocissimo, e sempre più digitalizzato e computerizzato. Perché FORMAZIONE, quando mi costa meno prenderlo come lo voglio io, già formattato.

Anzi, attenzione a PENSARE, e DIRE cosa ci aggrada, che potrebbe essere usato contro di noi, come populisti, razzisti, antiquati, anti-conformisti.

Questo modo di vedere le cose, ha condizionato la vita professionale e quotidiana degli individui, dandogli la sensazione di potersi “liberare” dal lavoro di costruzione della famiglia, amicizie reali, di educare le prossime generazioni, di essere da esempio. Tutto quanto avevamo imparato da chi ci ha preceduto, abbiamo magari cercato di applicarlo alla nostra vita, fatta di obbiettivi, quali carriera, benessere economico, scalata sociale, per una tranquilla e dolce pensione.

L’EDUCAZIONE è stata affibbiata alle scuole, o alle tate, alla società. Le FAMIGLIE fanno fatica a continuare ad esistere, hanno oramai cancellato i pranzi conviviali. La CHIESA, o religione, era con il suo oratorio, il punto di riferimento per la gioventù, le relazioni sociali, per la pratica di uno sport sano e lontano da droghe, ingaggi finanziari, obblighi di performances. Le DIVISE, di poliziotti, preti, vigili, controllori autobus, maestri, erano rispettate, e anche un poco temute, e il loro ruolo difficilmente messo in discussione critica, osteggiata.

Possedere FIGLI è per comparire nella società come persone conformate, la FAMIGLIA è un optional, meglio se “diversa” o allargata, l’AUTO come status symbol e non più come mezzo di trasporto, lo SPORT praticato seconda i dettami della moda. Come risultato si usa l’auto per andare a fare esercizio in palestra. Si fanno praticare gli sport ai figli per metterli in vetrina.

Almeno fino verso gli anni 2000, avevamo messo i VALORI MATERIALI come simbolo principale di vita. Oggi anche questi sono stati soppiantati dalla VITA VIRTUALE, possibilmente senza responsabilità, senza doversi coinvolgere direttamente, senza avere PROBLEMI di sorta. Quindi DELEGARE la parola d’ordine. Non solo il lavoro, ma anche le scelte, le decisioni.

Quindi abbiamo un sempre maggiore avvento dei SOCIAL NETWORK, o meglio, amici virtuali, a dirigere gli “amici”, contatti e conoscenze, in base alle necessità di appartenenza sociale, di ricerca di voti di approvazione, di politica. Il numero dei contatti, dei LIKEs, sono fattori importanti. La scelta della SCUOLA viene effettuata in base all’immagine esterna, del brand, come lo si fa per il vestiario, il mezzo di trasporto, la frequentazione di locali, e di località per le vacanze.

Chi ha capito questo ha in sostanza in mano il mondo, e tutte le OPPORTUNITÀ che esso offre. Apparire nel modo giusto, nel posto giusto, nel momento giusto. Meglio un buon rating della propria cerchia di frequentazioni che di qualità vera, e soprattutto cercando di non avere responsabilità alcuna.

Quindi ora sono i FONDI di INVESTIMENTO, le GRANDI BANCHE, i GRANDI GOVERNI, le GRANDI AZIENDE, che guidano i consumi, le scelte, gli investimenti, gli stili e modi di vita. Non solo quindi GUIDANO le AUTO al nostro posto, o mettono i ROBOT a sostituirci, ma decidono quanto dobbiamo essere pagati, cosa dobbiamo mangiare, chi frequentare, cosa votare. Alla fine, cosa dobbiamo PENSARE, in questo mondo democratico e libero. Fintanto che daremo VALORE, introiti finanziari, utili o che dir si voglia, saremo sempre interessanti.

O siamo disposti a rimetterci in discussione, a riportare il giusto VALORE della vita, delle azioni, dei pensieri, o accettiamo senza reclamare, chi ci GUIDA, sperando che non facciano incidenti, o che nella loro SCELTA, quando ci troviamo ad attraversare la strada, ci considerino come MERCE VALIDA, da proteggere, e non da sacrificare per altri obiettivi di sicurezza “pilotata”.

Quando facciamo delle SCELTE per i nostri risparmi, portafogli, acquisti, cerchiamo quindi di analizzare scientemente quanto ci viene offerto, da chi, e perché. Meglio sbagliare con la nostra testa, che perdere per colpa del “sistema” preconfezionato ad hoc. O almeno, scegliamo bene il nostro CONSULENTE.

Nel frattempo avremo sempre più leader POLITICI “lunatici”, imprevedibili, che TWITTANO, con Governi, Banche Centrali, con sempre maggiore presenza tramite INTERVENTI verbali o diretti, a correggere le direzionalità dei mercati, non volute.

TORINO - Bilderberg ha scelto l’Italia per il meeting che ogni anno riunisce personalità di spicco del mondo politico, economico, accademico e dei media. 66esima riunione dell’esclusivo club fondato da Rockfeller nel 1954, si tiene dal 7 al 10 giugno a Torino. Nell’elenco dei partecipanti, disponibile sul sito web del gruppo, figurano ministri, industriali, amministratori delegati di multinazionali e i vertici di numerose banche.

Gli argomenti chiave

Sono dodici gli argomenti chiave di discussione. Al primo posto il populismo in Europa, seguono la sfida della disparità, il futuro del lavoro, l’intelligenza artificiale. E ancora gli Stati Uniti prima delle elezioni di medio termine, il libero scambio, la leadership mondiale degli Stati Uniti e la Russia. Tra i temi anche il computer quantistico, Arabia Saudita e Iran, il mondo `post-verità´ e eventi attuali.

Foto di pixabay.com / Autore: Dr. Bruno Chastonay. Valente professionista del settore finanziario, ha svolto attività in alcune principali banche elvetiche nei settori della tesoreria, dei metalli e dei derivati. È esperto nella gestione professionale del risparmio su base personalizzata ed è fiduciario finanziario, ai sensi della legislazione elvetica. Ha collaborato con le Università di Bari e Pescara. Attualmente svolge l’attività di analista finanziario globale. Vive e lavora a Lugano.