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Un noto ristoratore ha pagato 70mila dollari
Il proprietario di un ristorante Sushi, Kiyoshi Kimura, ha pagato 7.360.000 di yen (circa 70mila dollari ) per 230 chili di tonno rosso in occasione della prima asta dell'anno al mercato ittico di Tsukiji a Tokyo, in Giappone, ieri. Solo il 5 percento di quello che ha pagato l'anno precedente, nonostante i segnali sul fatto che la specie è in grave declino. Lo scrive “HuffPost”.
L'offerta vincente da record di Kimura dello scorso anno, che ammontava a 154.400.000 ¥ per 222 chilogrammi di pesce, ha ricevuto lamentele per il fatto che i prezzi erano schizzati più del dovuto, anche per un'asta caratterizzata da sempre da offerte elevate. Kimura aveva anche stabilito il record precedente, sborsando 56.400.000 di yen all'asta 2012.
Resta il fatto, tra l'altro, che i prezzi così elevati non riflettono necessariamente l'elevata qualità del pesce.
“Sono contento perché il prezzo di quest'anno è tornato ad essere ragionevole", ha detto Kimura, la cui Co. Kiyomura controlla la popolare catena di ristoranti Sushi-Zanmai.
Gli ambientalisti sostengono che l'aumento del consumo mondiale di tonno rosso sta portando al suo esaurimento, ma anche che i responsabili della gestione della pesca di questa specie non riescono ad agire responsabile per proteggerlo.
I giapponesi mangiano circa l'80 percento di tutto il tonno rosso catturato nel mondo. Tutte e tre le specie di tonno rosso - del Pacifico, del Sud e dell'Atlantico - hanno subito negli ultimi 15 anni il sovrasfruttamento.
E, anche se c'è stato qualche miglioramento negli ultimi anni, secondo gli esperti, le prospettive per la specie sono ancora deboli.
“La popolazione è stata praticamente decimata", ha dichiarato Amanda Nickson, direttore per la conservazione del tonno globale per The Pew Environment Group. “Oltre il 90 percento del tonno rosso viene catturato prima di raggiungere l'età riproduttiva. Bisogna chiedersi se ciò sia sostenibile". Finora - ha spiegato Nickson - le autorità non sono riuscite a prendere misure per proteggere le specie.
Fonte: nelcuore.org