Alimentazione tossica

Gli over 65 rischiano la demenza anche con piccole quantità di alcol

AlcolBere anche moderate quantità di alcol incrementerebbe il rischio demenza.

A dirlo è uno studio del Veterans Health Research Institute di San Francisco che ha analizzato lo stato di salute per 20 anni di 1300 donne a partire da circa 65 anni di età.

Il rischio di ammalarsi di disturbi che andavano dal lieve deficit cognitivo alla piena demenza era maggiore fra quelle che bevevano più alcolici.

Inoltre, anche le donne che passavano dall'astinenza completa al bere erano a maggior rischio.

Quelle che bevevano con moderazione, ossia da 7 a 14 drink alcolici alla settimana, avevano inoltre maggiori probabilità di sviluppare problemi con la memoria e il funzionamento del cervello, che possono essere segni di una futura demenza.

“Nel gruppo di donne anziane esaminate, il consumo moderato di alcol non aveva una funzione protettiva”, ha commentato Tina Hoang, che ha condotto la ricerca presentata durante l'Alzheimer's Association International Conference.

I danni provocati da una dieta a base di latte e latticini

LatticiniGli esseri umani sono gli unici animali che consumano il latte di altre specie, e lo fanno anche dopo lo svezzamento. Tre quarti degli adulti, nel mondo, sono intolleranti al lattosio, cioè sono privi dell'enzima (lattasi) necessario ad agire sullo zucchero che si trova nel latte (lattosio); questo impedisce loro di digerire adeguatamente il latte e conduce a malattie del sistema digerente più o meno serie.

Il profilo nutrizionale del latte è simile a quello della carne. Entrambi i cibi contengono un quantitativo simile di proteine e grassi saturi. Come la carne, il latte è completamente privo di fibra e delle centinaia di sostanze fitochimiche contenute nei cibi vegetali, che si sono rivelate fattori di protezione contro le malattie degenerative come la malattia coronarica e il cancro. [Goodland2001]

La produzione di carne e quella di latte sono strettamente collegate; l'una può essere considerata il sottoprodotto dell'altra. Gli effetti sulla salute di un aumentato consumo di latte e latticini sono simili a quelli provocati da un aumento del consumo di altri prodotti animali, come la carne e lo strutto. Anche se i latticini a basso contenuto di grassi possono sembrare più salutari, il grasso rimosso nella loro produzione non viene mai sprecato, ma viene consumato in forma di burro, panna, gelati o nei cibi confezionati, quindi il netto degli effetti positivi sulla salute pubblica è pari a zero. Oggi sono ormai disponibili evidenze scientifiche del fatto che i latticini non portano alcun beneficio che non sia ottenibile in modo migliore da altre fonti, e che il loro consumo pone seri rischi che contribuiscono alla morbidità e alla mortalità. [Goodland2001]

Si crede comunemente che il contenuto di calcio del latte di mucca lo renda un cibo essenziale per prevenire il problema della ossa fragili, specie nei bambini.

Secondo una ricerca le gallette di riso possono essere nocive alla salute

Gallette di risoArsenico, acrillamide e cadmio in quantità elevate. Il test di laboratorio effettuata in Germania è un vero shock: tutte le gallette di riso risultano contaminate. Comprese quelle biologiche...

Cosa c'è di più innocente di una galletta di riso?

Difficile innamorarsene per il sapore neutro e la consistenza che sembra quella del polistirolo.

In virtù di questo loro volto asciutto e compassato pensavamo che fossero al 100% sane, soprattutto perché si tratta per la maggior parte di prodotti biologici, senza altri ingredienti tranne il riso ed un po' di sale.

Ebbene la rivista tedesca Oekotest ha sottoposto al laboratorio 20 marche di gallette di riso, tra cui ben 14 da agricoltura biologica, ribaltando queste convinzioni.

Il risultato è allarmante:

quasi tutti i prodotti sono contaminati con elementi cancerogeni come l'arsenico, a volte presente in quantità rilevante, e acrilammide, la stessa sostanza che ritroviamo nelle patatine fritte, e che secondo la stessa Efsa, l'Autorità Europea sulla Sicurezza del Cibo, rappresenta una potenziale preoccupazione sanitaria.

Pagine