Salute

Ludopatia: come riconoscerla e come tutelarsi legalmente

LudopatiaIl gioco d’azzardo e la ludopatia sono sempre più diffuse. Una malattia comportamentale in grado di mettere a repentaglio la coesione della famiglia e il patrimonio.

È un fenomeno sociale in netto aumento, anche perché inversamente proporzionale alla crisi economica, infatti più le famiglie diventano povere e più aumenta la percentuale di chi gioca d’azzardo.

La ludopatia però è anche una vera e propria malattia comportamentale (così definita nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), che rende incapaci le persone, in tutto o in parte (il che nella sostanza si equivale), di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse, nonostante l’individuo sia consapevole delle gravi conseguenze delle sue azioni.

Questo malattia genera dipendenza tanto da avere per molti tratti una stretta correlazione con la tossicodipendenza.

In linea generale le linee guida sull’argomento ritengono che quando ricorrono almeno 5 dei sintomi e segnali che sono sotto elencati si può ritenere che il soggetto sia affetto, seppur con intensità diverse, da ludopatia:

Adolescenza: scoperto legame fra l'asma e eccesso ponderale

Scoperto legame fra l'asma e l’eccesso ponderaleI bambini colpiti da asma nei primi anni di vita, se non trattati, hanno un rischio superiore del 51% di diventare obesi nell’adolescenza.

Il legame fra la malattia respiratoria e l’eccesso ponderale è dimostrato da uno studio recentemente pubblicato sul Journal of Respiratory and Critical Care Medicine: 2.171 bambini americani (età media intorno ai 6,5 anni), che frequentavano asili nido o scuole primarie, sono stati seguiti per un decennio. I risultati sono stati confermati su altri 2.684 bambini e adolescenti tra i 10 e i 18 anni.

“È un’osservazione importante - afferma Giorgio Piacentini, Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Verona e Presidente Eletto della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI), - che può rispecchiare anche la situazione italiana. Lo studio americano ha evidenziato una maggiore probabilità di diventare obesi nei bambini che ricevevano una diagnosi di asma nei primi anni di vita. La ricerca ipotizza anche che un trattamento precoce agisca come preventivo sul rischio di sviluppare non solo obesità ma anche altre malattie metaboliche, come pre-diabete e diabete, in età adulta.” “Un tempo - aggiunge il professor Piacentini, - con una diagnosi di questo tipo si sconsigliava l’attività sportiva nei bambini per evitare l’asma da sforzo.

Ora, invece, la appoggiamo caldamente perché un regolare esercizio fisico protegge dal peggioramento della malattia. La sedentarietà incide negativamente favorendo sovrappeso e obesità negli anni successivi. Invece il movimento aiuta anche la terapia perché potenzia la muscolatura e facilita la respirazione.

La proprietà intrinseca della melanina

La Melanina - LibroIl precursore di ogni forma di vita

La teoria attuale circa il funzionamento del corpo umano prevede che la respirazione mitocondriale riduca, dopo una serie di reazioni polienzimatiche, l'ossigeno biatomico in acqua; e che, invece, la fotosintesi nel cloroplasto ossidi l'acqua in ossigeno biatomico, una componente della molecola del glucosio.

Quest'ultima è considerata, in tutto il mondo, la più importante reazione chimica perché essa influisce sulla catena alimentare. Anche se questi due meccanismi sembrano complementari, non lo sono del tutto.

Qualsiasi reazione chimica implica uno scambio energetico.

Fino ad ora si è pensato che la fonte di energia della cellula eucariotica fossero i processi di ossido-riduzione che hanno luogo nel mitocondrio e che la fotosintesi fosse un processo esclusivo delle piante, delle alghe e dei cianobatteri cioè degli organismi dotati di clorofilla. La parola fotosintesi significa costruire o realizzare un qualcosa tramite la forza o l'energia della luce.

Nel 1990 il Dr. Herrera Solís, osservando l’alto contenuto di melanina sulla retina e intorno al nervo ottico, durante lo studio di patologie oculari, si domandò se tutta questa concentrazione di melanina avesse un senso. Dopo numerosi studi e osservazioni concluse che la presenza della melanina nel corpo umano potesse rappresentare l’equivalente, negli esseri umani, della funzione della clorofilla.

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