Allergie

Allergie: pollini di Ambrosia quadruplicati nel 2050

AllergieAumento imputabile per due terzi ai cambiamenti climatici

Quantità quattro volte superiori rispetto a quelle attuali: questi i livelli nell'aria che i granuli pollinici di Ambrosia invasiva potrebbero raggiungere nel 2050.

A rilevarlo, un team di scienziati del progetto europeo Atopica per i quali l'aumento sarebbe imputabile per due terzi ai cambiamenti climatici e per un terzo alla colonizzazione di nuovi ambienti favorita dalle attività umane.

I dettagli dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Nature Climate Change”.

Originaria del Nord America, Ambrosia artemisiifolia è una pianta dal polline altamente allergenico, causa di rinite, congiuntivite e asma.

La pianta, particolarmente diffusa in Ungheria, Italia (nella parte occidentale della Lombardia) e Francia (soprattutto nelle regioni della Borgogna, dell'Alvernia e del Rodano-Alpi), ne produce in gran quantità in agosto e settembre, mesi in cui si raggiunge un picco, estendendo fino all'autunno, per le persone sensibilizzate, il periodo delle allergie.

Diversi studi indicano che il riscaldamento globale favorirà l'espansione territoriale di questa specie invasiva e la colonizzazione di nuove aree che in passato non offrivano, dal punto di vista climatico, condizioni adatte al suo insediamento.

Uova, latte di mucca e le noccioline sono gli alimenti più a rischio di episodi allergici

Bambino intolleranteIn Europa più di 17 milioni di persone soffrono di allergie alimentari, di questi, 3,5 milioni hanno meno di 25 anni.

L'aumento più rapido di episodi allergici si registra nei bambini e nei giovani, in particolare riguardo le reazioni più gravi che si manifestano in gran numero nei più piccoli.

Negli ultimi dieci anni sono aumentate di sette volte le reazioni allergiche che potrebbero essere letali per i bambini, come l'anafilassi. Un terzo degli shock allergici si manifesta a scuola, con insegnanti largamente impreparati. Tra gli alimenti più a rischio vi sono le uova, il latte di mucca e le noccioline.

Contro le allergie alimentari l'Accademia Europea di Allergia e Immunologia Clinica (EAACI) ha lanciato una campagna al fine di accrescere la consapevolezza circa il rapido aumento degli episodi di anafilassi nei bambini, una reazione allergica severa e potenzialmente a rischio morte, educando le persone a riconoscere i sintomi e ciò che li provoca oltre che insegnando gli interventi in emergenza come ad esempio l'utilizzo della penna adrenalinica.

“Un terzo di tutte le reazioni allergiche più gravi - spiega Cezmi Akdis, Presidente EAACI - si verifica durante le ore scolastiche dove i bambini sono esposti a nuovi cibi e al rischio di venire a contatto con alimenti che potrebbero scatenare queste reazioni”.

Pagine