Energie sottili

Sette nobili obiettivi di un genitore consapevole

FamigliaTratte da “Il genitore consapevole” di Kabat Zinn, sette nobili intenzioni che se venissero applicate quotidianamente da chi ha dei figli, cambierebbero la faccia del pianeta nel giro di una generazione.

Molto difficili da mettere in pratica, al limite della fantascienza…ma non è esattamente ciò che tutti noi avremmo voluto dai nostri genitori?

Intenzione 1: Userò tutto il mio genio creativo per essere un genitore consapevole.

Intenzione 2: Considererò l’essere genitore come una disciplina spirituale che mi dia tutte le opportunità per coltivare la saggezza e mantenere il cuore aperto, in modo che io possa arrivare a conoscere ed esprimere la mia vera natura e condividere ciò che di meglio c’è in me con i miei figli e il mondo

Intenzione 3: Coltiverò la consapevolezza e il discernimento nella vita di tutti i giorni, specialmente con i miei figli, usando la consapevolezza del mio respiro per ancorarmi al momento presente.

La psicologia quantistica per rivoluzione la nostra vita

EsoterismoPer vivere una vita straordinaria, devi pensare in un modo talmente straordinario da condizionare positivamente il sistema nervoso e le tue abitudini, mantenendo la concentrazione e il focus costanti.

È così che si forma l’atteggiamento che è Tutto! Il nostro cervello è un meccanismo ausiliario ad altissima precisione, in cui esiste una parte chiamata: ‘Sistema Reticolare Attivatore’. Questa regione del cervello è preposta ad individuare le cose di cui ci accorgiamo, quelle che notiamo, quelle su cui siamo focalizzati.

Alcuni ricercatori della Sant’Anna di Pisa (la Scuola Superiore Sant’Anna è un istituto universitario pubblico a ordinamento speciale, attivo nel campo delle Scienze Sperimentali) hanno creato una protesi di mano controllabile tramite interfacce neurali. Gli scienziati hanno scoperto che l’impulso elettrico che comanda il movimento della mano, è già presente nella corteccia motoria alcuni millisecondi prima di muoverla. Questo significa che il soggetto non ha deciso di muovere la mano nel medesimo momento in cui l’ha mossa.

E allora chi ha attivato l’impulso? La mente inconscia! Quasi tutte le nostre azioni vengono dettate dalla mente inconscia, ove è presente la maggior parte delle nostre decisioni recondite. In sostanza, ancor prima del pensiero, nell’inconscio esiste già l’informazione che contiene, se riusciremo o non riusciremo a fare qualcosa. Questa informazione si manifesta nella realtà, anticipando persino il pensiero. Per questa ragione è estremamente necessario de-programmare tutte le decisioni condizionanti e distruttive che sono innestate nell’inconscio.

L'uomo ha un altro stato dimensionale

Spiritualita YogaNominare fenomeni che esulano dall’ambito ordinario con cui siamo abituati a interagire, suscita, ancora oggi, grande sospetto. Quando si parla di campo magnetico umano, stadi di coscienza o intelligenza collettiva ed emotiva, inevitabilmente si viene bollati come visionari che vivono esperienze “mistiche” indotte da sostanze allucinogene.

Oppure invasati dello yoga che osservano il mondo dall’alto di altari esoterici. Sono tanti gli argomenti che non ricevono un giusto ascolto e sono tanti i messaggi e le scoperte nel campo della scienza che rimangono confinate nei propri ambiti. Provare a rompere questi argini può portarci a cambiare la prospettiva da cui guardiamo il mondo che ci circonda, nonché l’idea che abbiamo di noi stessi.

Pensiamo al concetto di “intelligenza”: è comunemente accettata la tesi per cui la Mente dell’uomo risieda nel cervello. Non a caso la parola mente è associata al cranio. Ma se non fosse esattamente così? Alcuni anni fa, gli scienziati dell’Istitute of HeartMath, hanno dimostrato che il cuore umano genera un campo energetico più ampio e potente di tutti quelli prodotti da qualsiasi altro organo del corpo, compreso il cervello. Infatti, il campo elettrico, misurato dell’elettrocardiogramma(ECG), è all’incirca 60 volte più grande in ampiezza di quello generato dalle onde cerebrali registrate da un elettroencefalogramma (EEG).

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