- In:
- Posted By: Redazione
- Commenti: 0
La notizia che la sonda Kepler della NASA ha scoperto una terra simile a 1.400 anni luce di distanza ha eccitato molti, contenti di non essere soli nell’universo e convinti che la Vita emerga solo in pianeti abitabili, cioè vicini a una stella gialla come il nostro sole.
La NASA li sta scoprendo e non sono pochi, per ora 2.326, riportano esperti e media, “dimenticando” di chiedersi cos’è la Vita.
Incredibile ma vero nessuno lo sa. Dopo lunghe discussioni i biologi hanno raggiungo il seguente accordo: la Vita è tutto ciò che si riproduce e mantiene il suo ordine. Una tale definizione include cristalli, pianeti, stelle e sistemi solari, oltre tutti gli organismi sulla superficie terrestre; dimostra che le origini della Vita non risalgono a un passato remoto, ma si rinnovano in ogni concepimento. Il nostro sistema solare nasce con l’esplosione di una supernova, 4-5 miliardi di anni fa. L‘universo osservato nasce con un Big Bang circa 14 miliardi di anni fa, ma è appena il 5% della massa totale e potrebbe essere la riproduzione di universi simili, “oscuri” ma calcolati, sempre sognati e illustrati dagli artisti.
L’Universo è un Organismo intelligente, dicono saggi e poeti sin dall’antichità.
Cercando pianeti abitabili, la NASA fa credere che l’universo osservato (5%) sia un meccanismo su cui questo ente misterioso, la Vita, alligna solo se ci sono certe condizioni. Pochi sanno dell’immane energia oscura che pullula dal “vuoto” ed è niente di meno il 70% della massa, secondo dati ufficiali. Non solo; si “dimentica” anche che il “vuoto” permea tutto, persino gli atomi dei nostri corpi, ed è legato al restante 25% che è materia oscura. Così grazie alla pubblicità, quasi tutti “ignorano” che le sonde spaziali non osservano la realtà, ma solo le “ombre” direbbe Platone i suoi effetti sul 5%. La notizia strepitosa è che il 95% oscuro è indipendente dalle tre forze universali che consideriamo naturali (gravità, elettromagnetismo e nucleare forte).
Allora il 95% è sovrannaturale!?!
Si e può essere organizzato in infiniti mondi intelligenti e avere effetti sul 5% “naturale”. Di fronte a una cecità scientifica così grande, riconosciuta peraltro all’unanimità, di fronte a misteri insoluti quali il concepimento e la morte, a che ci serve sapere che ci sono 2.326 pianeti abitatili a distanza di migliaia di anni luce? A coltivare il grande inganno: l’isolamento della Terra e la solitudine dell’umanità che nasce, soffre e muore senza sapere perché, è costretta a lottare ogni giorno per un pugno di dollari, euro o yen.
Milioni di esperienze di pre-morte, memorie di vite passate, auto guarigioni ed eventi repentini che chiese e accademie non spiegano sono indizi che le due porzioni – naturale (5%) e sovrannaturale (95%) – sono legate tra loro. Un’unica Forza, l’Amore, rende vivi infiniti mondi intelligenti” affermava Giordano Bruno e potremmo confermare oggi, riconoscendo che l’unica Forza può coincidere con quella che i fisici chiamano “debole”.
Le neuroscienze hanno riconosciuto l’opera attiva dell’energia oscura nei cervelli umani. L’energia oscura sfida anche il principio copernicano in base al quale l’astronomia calcola le distanze. Ebbene questo principio è falsificato da varie osservazioni, tra cui quelle compiute in micro onde. Elaborando i dati in queste frequenze astrofisici francesi hanno dimostrato che il “vuoto” può avere una struttura geometrica che si comporta come una sala di specchi.
“Siamo in una realtà umbratile” scriveva Giordano Bruno, bruciato nel 1600 come eretico.
“Siamo dentro un video game”, affermano oggi molti astronomi seri, sfidando il principio copernicano ovvero il credo, mai provato, che ciò che ci appare “vuoto” sia davvero tale; può essere pieno non solo di strutture speculari, ma anche di universi intelligenti nascosti “dietro” le stesse strutture. Allora gli infiniti mondi intelligenti non sono distanti come crede, o meglio, fa credere la NASA: sono universi distinti, qui presenti, invisibili perché composti di generi di materia che non riflettono la luce elettromagnetica, universi nascosti dalla nostra stessa credulità nelle “certezze” accademiche.
Se l’unica Forza che li unisce tutti è l’Amore, possiamo capire che sì, siamo dentro un video game, ma abbiamo anche la sensibilità necessaria per uscirne, superare l’illusione e comprendere che siamo partecipi di un Universo Organico eterno e che finora abbiamo osservato le “ombre” cioè solo le immagini di un video. Possiamo ascoltare l’audio che è Musica e Canto, dice Bruno, forse il Coro della grande Opera che si sta svelando e ci può liberare dagli inganni…
Lasciate le ombre
Lasciate le ombre e abbracciate il vero,
non scambiate il presente con il futuro.
Tu sei il vaso entro cui il Fiume trabocca,
mentre le ombre desiderano solo ciò che divorano…
Parte di una poesia di Giordano Bruno (è riportata nel libro L’eresia di Giordano Bruno e l’eternità del genere umano, scritto da Giuliana Conforto e pubblicato nel luglio 2015).
Foto di pixabay.com / Fonte: giulianaconforto.it