Le donazioni degli SMS per i terremoti diventano fondi da trasformare in prestiti

Donazioni degli sms destinate a chi?La domanda che in molti si pongono è: dove finiscono questi soldi?

La risposta potrebbe non piacere a molte persone che hanno deciso di donare. In realtà, ad essere precisi, è impossibile conoscere la destinazione d'uso di quei soldi.

Si può fare riferimento al caso più recente, quello del terremoto che colpì L'Aquila nel 2009. In quel caso vennero raccolti 5 milioni di euro, una cifra impressionante che dà l'idea di quanti italiani rimasero colpiti dal devastante sisma che ha distrutto la città abruzzese.

Come sono stati impiegati?

La sorpresa è che per quanto chi dona immagina di fornire un aiuto immediato (l'idea è connaturata alla "modalità" di donazione, immediata) la realtà dei fatti è un'altra. Il denaro raccolto nel 2009 è stato affidato dalla Protezione Civile ad Etimos, un consorzio finanziario internazionale che si occupa di microcredito in molte realtà in giro per il mondo.

Per farci cosa?

Concedere prestiti a "tassi agevolati" a persone ed imprese coinvolte nel sisma.

Nessun "regalo", quello che la gran parte dei donatori avrebbe immaginato, e per quanto siano "a condizioni vantaggiosissime" si tratta per sempre di un prestito da rimborsare. Fra l'altro dei 5 milioni di raccolti 470 mila euro sono stati utilizzati "per oneri riferibili alla gestione del progetto", costi che (giurano i responsabili) sono "largamente insufficienti".

Si tratta ovviamente di un'iniziativa meritoria e gestita con la massima trasparenza, ma è certamente da sottolineare che quando gli italiani inviavano SMS subito dopo il 6 aprile mai avrebbero immaginato che i loro soldi sarebbero stati utilizzati (soltanto nel 2011) come fondi per concedere prestiti.

Succederà lo stesso con gli SMS inviati al 45500 in questi giorni? Impossibile saperlo. Anche senza pensare male bisogna dunque chiarire un punto: i soldi donati via SMS non forniscono un aiuto immediato alle popolazioni e ci sono altri modi per rendersi utili fornendo assistenza ai terremotati.

Sia chiaro: meglio donare che non donare, soprattutto perché la gestione del denaro afferisce sempre alla Protezione Civile, ma i termini vanno (in realtà "andrebbero") chiariti.......vedremo.

Fonte: webcontro.com (sito chiuso)

Commenti

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Anonimo

Acceso Do, 03/06/2012 - 15:19 - A questo punto cosa dono a fare? se questa e' la realtà....governo che aumenta la benzina pro terremotati, donazioni che non si sa che fine fanno. Se come dite è vero l'Aquila dovrebbe già essere stata ricostruita con tutti i soldi donati a suo tempo.....preferisco aiutare in altro modo ma di soldi fuori dalle mie tasche per farli entrare nelle tasche di pseudo consorzi economici che ne lucrano. No grazie non ci sto..

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Anonimo

Acceso Do, 03/06/2012 - 23:19 - Anche le compagnie telefoniche detraggono costi e servizi... e il terremoto diventa business. Personalmente ho donato al c/c bancario movimento 5 stelle Emilia Romagna, sono oggi gli unici di cui mi fido. Non è da tutti rinunciare ai rimborsi elettorali e abbassarsi gli stipendi a una soglia da statale. Ottimo biglietto da visita credo e poi i fondi saranno destinati dietro segnalazione a mezzo e-mail in modo diretto a chi servono.

Meditate gente meditate

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Anonimo

Acceso Lu, 04/06/2012 - 16:15 - Lo dovrebbero fare sempre di abbassarsi gli stipendi, non solo per "donare" ai terremotati, ma per "donare" a tutti gli italiani che campano con stipendi bassi, appunto da statali! Brodo!

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Anonimo

Acceso Ma, 05/06/2012 - 12:00 - Penso che i comuni abbiano un loro conto corrente, si potrebbe mandare i soldi direttamente a i comuni interessati, con l'obbligo che vengano usati esclusivamente per i terremotati, oppure aiutarli personalmente per chi può farlo, con la mano d'opera o altro.

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Anonimo

Acceso Do, 03/06/2012 - 18:09 - Aggiungiamo che se si fanno dei bonifici a favore dei terremotati quei delinquenti chiedono una commissione. Questi individui sono peggio degli avvoltoi. Io lo sapevo, infatti non dono mai. Non mi fido. Se posso aiutare lo faccio SOLO di persona.

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Anonimo

Acceso Lu, 11/06/2012 - 11:18 - Scusa Luca, ma per quanto sia apprezzabile Etimos, non risponde alla domanda. Io vorrei sapere perché i soldi degli sms dati per i terremotati, non vanno direttamente a loro. Quei sms, dati immediatamente sotto la spinta dell'emozione, dovrebbero andare direttamente ai terremotati, subito, per garantire che possano affrontare tutto il periodo in cui dovranno stare fuori casa nel modo migliore. E se avanzano, per ricostruire il possibile. Tutto il resto, mi dispiace, non è pertinente. Tacciare di populismo chiunque si fa delle domande su che fine fanno i propri euro, mi sembra un segno dei tempi. Un brutto segno, visto che in Italia la trasparenza è considerata un optional soprattutto quando si parla di tanti soldi.

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Anonimo

Acceso Lu, 11/06/2012 - 11:18 - Cari amici, fate attenzione al tipo che ha redatto il post. Il personaggio in questione lavora sicuramente per la banca e/o l'organizzazione che incassa i soldi degli sms.

Fate attenzione, questi signori non sono certo dei santi come vogliono far credere nello scritto riconducibile al link.

NON DATE SOLDI A QUESTA GENTE!!!! Date piuttosto i soldi ai vostri figli!!!

Angela