Il fenomeno dei cyborg con microchip. Si avvera il futuro di Blade Runner?

Il fenomeno dei cyborg con microchipLo scorso mese di ottobre esce il seguito del film che forse più di ogni altro ha cambiato il nostro modo di immaginare il futuro. La storia della startup Epicenter

Fu il giorno dell’uscita mondiale dell’attesissimo seguito di Blade Runner, il film forse che più di ogni altro ha influenzato la nostra visione del futuro, mostrandoci già nel 1982 un mondo fatto di replicanti che sembrano umani in un tempo che allora sembrava lontanissimo ma è arrivato: il 2019. Molte cose del film, tratto dal romanzo di Philip Dick, sono esagerate ovviamente, ma c’è una notizia di queste settimane che mi fa dire che quel futuro “che noi umani non abbiamo osato immaginare”, come dice ad un certo punto il protagonista del celebre monologo, non sia invece così irreale.

La notizia è questa: in Svezia pare che tremila persone si siano fatte impiantare un microchip sotto la pelle della mano.

Per farci cosa?

Per esempio per caricarci le informazioni del biglietto e prendere il treno mostrando al controllore la mano.

Ma teoricamente un sacco di altre cose che fino ad oggi abbiamo fatto con le chiavi, per esempio aprire la porta di casa o dell’ufficio, o con una carta di credito, per esempio pagare in un locale pubblico, o con il telefonino.

La storia dei microchip impiantati sotto pelle risale in realtà a poco più di un anni fa quando una piccola startup, sempre svedese, Epicenter, ha annunciato di aver proposto ai dipendenti di diventare cyborg con microchip sotto la pelle per entrare in ufficio e attivare i vari servizi.

Sembrava una stravaganza iper tecnologica di giovani nerd in cerca di pubblicità. Ma questa volta è diverso. Ad aprire le porte ai passeggeri con microchip è una azienda importante, si chiama SJ, è una compagnia ferroviaria su cui ogni giorno viaggiano 130 mila persone collegando 275 stazioni. Per dire: se volete vedere il circolo polare artico, prendete un treno SJ, e volendo salite a bordo mostrando la mano con il microchip impiantato. Appunto, volendo.

Ma è questo il futuro che vogliamo?

Io per esempio un chip sotto pelle grande come un chicco di riso non lo voglio, a meno che questa tecnologia non mi serva per risolvere un grave problema di salute. Ma nella storia dell’umanità tante innovazioni inizialmente sono state viste con terrore: persino il treno o le automobili. In ogni caso questa storia fa riflettere sul mondo che sta cambiando. Come dice Ryan Gosling, il protagonista del nuovo Blade Runner, “Immaginare il futuro ci serve ad evitare che accada il peggio”.

Autore: Riccardo Luna / Foto di pixabay.com / Fonte: agi.it

Commenti

Paolo (non verificato)

A questa razza di uomini tecnologici con il cervello atrofizzato. Il microchip dovrebbero infilarglielo su per il...!