Bruno Chastonay: valutazioni sugli alti livelli di liquidità

Bruno Chastonay: valutazioni sugli alti livelli di liquiditàInnanzitutto, prima di partire con delle previsioni direzionali dei mercati finanziari, è bene fare prima una breve storia del recente passato, onde valutare e capire:

- cosa ha generato i recenti movimenti, e

- perché abbiamo un ottimismo degli investitori ai record massimi, non condiviso e avvalorato dagli avvenimenti e dai fatti recenti.

Viviamo in un mondo MEDIATICO, basato su valori materiali globalizzati, influenzati largamente dalle mode, tendenze, e “amministrato” consapevolmente, dalle industrie, tramite i suoi uomini nella POLITICA, utilizzando tutti i mezzi di informazione.

Ad esempio, nonostante la qualità dell’acqua di rubinetto, le vendite di acqua in bottiglie di plastica, sono sempre in crescita. Si parla delle conseguenze della plastica nell’ecologia, ma come per il fumo, alcol, droghe, indebitamento eccessivo, medicine e vitamine, sono tutti venduti alla grande.

E a seguire, ci sono gli investimenti enormi da parte di Governi, Istituzioni, a frenare gli effetti negativi collaterali, usando ancora i nostri soldi per finanziare le varie campagne.

Risultato, abbiamo più cellulari che gabinetti nel mondo.

Si parla di LIBERO COMMERCIO, in un mondo sempre più globalizzato, ma si prosegue nell’introduzione di barriere commerciali, dazi, tasse, limitazioni tramite conformità create ad-hoc, burocrazia mirata, fiscalità, politiche monetarie, e tutto quanto disponibile per “battere la concorrenza”.

E qui subentra il ruolo cambiato negli ultimi decenni, del POLITICO, che da gestore della cosa pubblica per il bene della sua nazione, è diventato un “dipendente” della grande industria, in quanto apportatori di voti, cariche, investimenti.

Le Banche Centrali dalla crisi del 2008 hanno inondato i mercati con ampissima liquidità, facendo interventi verbali a favore di una crescita, e alzando di volta in volta le previsioni di crescita nazionale e globale, tenendo i tassi ai record minimi.

  • Le aziende quindi a loro volta, hanno incrementato i guadagni, riducendo i costi di finanziamento, e grazie alla rivalutazione dei loro titoli, con gli INDICI delle borse ai loro massimi, in diversi casi anche storici.
  • Rialzo delle OBBLIGAZIONI, grazie anche alle prospettive di assenza inflazione.
  • Rialzo dei paesi EMERGENTI, grazie alla continua ricerca spasmodica di un rendimento.
  • E rialzo dei DIVIDENDI, delle FUSIONI e acquisizioni, aumenti CAPITALE.

I DEBITI nazionali e privati, aziendali, sono ai loro record storici, e in rialzo, nonostante il netto calo del costo del finanziamento di questi ultimi anni.

Ma tutto questo, con una GEOPOLITICA ad elevate tensioni, entro vari Stati, non preoccupa gli investitori, visto che non ci sono stati effetti collaterali durante gli avvenimenti recenti avversi.

Si guarda quindi solo al POSITIVO, e si chiudono gli occhi, con ampia compiacenza, sui fatti.

Nessun RISCHIO, nessun pericolo, in quanto INFLAZIONE ai minimi, crescita in accelerazione, VOTO in Francia, Italia, Catalogna, Russia, assorbiti senza effetti.

I singoli casi, come fallimento Puerto Rico, Venezuela, Ucraina, Siria, e tanti altri, restano confinati entro i loro territori.

Abbiamo quindi visto il meglio dei mercati finanziari, e tutto quanto di positivo è già nelle quotazioni. Le Banche Centrali stanno cercando la strada per rientrare da questa ampissima liquidità, ora eccessiva nei mercati, e con maggiori danni collaterali e rischi di bolle speculative, che non di effetti di stimolo.

Un lavoro difficile, da chirurgo, iniziato con gli USA.

Non abbiamo INFLAZIONE, e tutti, eccetto ECB, sono felici, vedendolo come situazione rosea. Senza inflazione, rialzo TASSI molto limitato.

Ma il SALARIO DISPONIBILE, o potere di acquisto, che viene ignorato, resta il maggiore fattore, e invariato o in calo negli anni. I CONSUMI non crescono, anzi.

I DEBITI privati, i costi SOCIALI, dei TRASPORTI, BALZELLI vari, i mancati PAGAMENTI, il livello di POVERTÀ, continuano a crescere.

La tanto decantata CRESCITA globale sta rallentando, come confermano i recenti DATI EU GER USA GIAPP UK e altri.

Per concludere

  • FINE dei rialzi finanziari, e del calo TASSI, con periodo di qualche trimestre di attività entro fasce ben delimitate
  • Aumento del nervosismo e VOLATILITÀ nelle quotazioni, elevate incertezze.
  • Ritorno dei valori RIFUGIO, o meglio, ALTERNATIVI all’euro, dollaro, sterlina, a favore di NOK, SEK, CHF, ORO, COMMODITY primarie, ALIMENTARI, e alcuni altri selettivi, come PMEX, CAD, CINA, URSS

Foto di pixabay.com / Autore: Dr. Bruno Chastonay. Valente professionista del settore finanziario, ha svolto attività in alcune principali banche elvetiche nei settori della tesoreria, dei metalli e dei derivati. È esperto nella gestione professionale del risparmio su base personalizzata ed è fiduciario finanziario, ai sensi della legislazione elvetica. Ha collaborato con le Università di Bari e Pescara. Attualmente svolge l’attività di analista finanziario globale. Vive e lavora a Lugano.

Commenti

Piero (non verificato)

Salve, volevo chiederle come vede l'economia italiana. Parlano di Boom di posti di lavoro, dicono che è in atto una ripresa. Io nutro forti dubbi, penso che sia tutta propaganda. In effetti c'è una ripresa ma non come fanno credere loro. Lei cosa pensa?