Curarsi con gli antidolorifici naturali


Curarsi con gli antidolorifici naturali

I comuni antidolorifici aumentano il rischio di problematiche cardiache e circolatorie (tra cui ictus e infarto) e gastrointestinali, come sanguinamenti e perforazioni a livello gastrico e intestinale.

Gli antidolorifici come aspirina, ibuprofene e paracetamolo (tachipirina) sono molto usati per cercare di far passare il dolore ma hanno effetti collaterali anche gravi.

Uno studio su 100.000 persone ha osservato che i consumatori di aspirina, rispetto a quelli che assumevano il placebo, registravano il 30% circa in più di probabilità di soffrire di un evento grave di tipo emorragico soprattutto a livello gastrointestinale.

Il Dott. Sreenivasa Seshasai del Centro Ricerche Scienze Cardiovascolari a San Giorgio, presso l’Università di Londra, ha dichiarato: “Siamo stati in grado di dimostrare in maniera abbastanza convincente che, nelle persone sane di cuore o senza precedenti attacchi di ictus, l’uso regolare di aspirina può essere più dannoso che utile”.

Prima della diffusione della chimica, gli uomini conoscevano la natura ed usavano con efficacia i suoi doni.

Ecco alcuni efficaci rimedi per far passare il dolore.

SALICE BIANCO: Contiene salicina, il predecessore dell’aspirina, che viene trasformata in acido salicilico nello stomaco. A livello gastrico non irrita lo stomaco a differenza del farmaco chimico, l’aspirina, ed è efficace per i dolori muscolari, infiammazioni e della febbre. USO: Si può godere dei benefici della corteccia di salice bianco utilizzandola in un tè. Basta far bollire 1-2 cucchiaini di corteccia essiccata in 250 gr. di acqua, lasciar sobbollire per dieci minuti. Bere fino a tre tazze al giorno per i migliori risultati. Si può anche usare corteccia in capsule o in forma liquida. In questo caso il dosaggio dovrebbe essere prescritto da uno specialista qualificato.

BOSWELLIA SERRATA: è una resina che si estrae dalla corteccia di una pianta che cresce in India. Grazie all’acido boswellico svolge una potente azione antinfiammatoria e analgesica su diverse patologie del sistema osteoarticolare. Questa azione si manifesta attraverso una riduzione del dolore e del gonfiore, e il miglioramento delle motilità delle articolazioni. Questo acido migliora la circolazione sanguigna nelle articolazioni e impedisce alle cellule infiammatorie di danneggiare i tessuti. È stato dimostrato inoltre che è utile per trattare il cancro alle ovaie. USO: Si può usare sia per via sistemica (compresse o tintura) sia come pomata. Il consiglio in caso di dolore e infiammazione è di 450-750 mg al giorno distribuito su 2-3 assunzioni giornaliere per 3-4 settimane. La tintura madre 30-40 gocce 2 volte al giorno lontano dai pasti.

CAPSAICINA: è il principio attivo del peperoncino, spesso usato localmente nel trattare reumatismi, e dolore ai nervi, muscoli e articolazioni. È una sostanza in grado di attivare tutti i fattori di crescita delle cellule dello strato basale della cute. La capsaicina, essendo un ottimo stimolante cutaneo, è utile per contrastare la caduta dei capelli e stimolarne la crescita. USO: Si trova in gel o pomate, da applicare 3-4 volte al giorno. Inizialmente può causare sensazioni urticanti e brucianti, che tipicamente spariscono con l’uso.

UNCARIA TOMENTOSA: I curanderos peruviani la usano per cicatrizzare ferite, ulcerazioni, patologie degenerative, malattie e dolori gastrointestinali. Contiene un principio attivo che inibisce la produzione della prostaglandina, un mediatore che contribuisce all’infiammazione e al dolore. Ha proprietà antivirali, sia nell’assunzione per via interna che per uso esterno, dimostrate da studi clinici condotti su pazienti affetti da Herpes: nell’85% dei soggetti i sintomi sono cessati in 10 giorni. USO: La posologia varia da 250 a 1000 mg al giorno per via orale. Un sovradosaggio può avere effetti lassativi.

CURCUMA: il suo principio attivo, la curcumina, è un potente antidolorifico, capace di bloccare i mediatori dell’infiammazione e la sostanza P che trasmette i segnali dolorifici al cervello. Diverse ricerche dimostrano la sua efficacia nel controllo del dolore cronico dell’artrite reumatoide. Ha tantissime altre proprietà come disintossicante, rigenera il cervello, ripara il fegato, anticancro, ecc. USO: Nei casi dolore e infiammazione, la dose suggerita è di 400-600 mg di curcumina, assunti per via orale 3 volte al giorno.

BELLADONNA: (rimedio omeopatico): Può essere utilizzata anche come antinfiammatorio, in caso di mal di gola, di riniti allergiche, di congiuntiviti e di altri sintomi tipici dell’influenza e febbre. Efficace anche per il mal di testa pulsante e per il mal di denti. Riesce anche ad alleviare le mestruazioni dolorose, la gastrite e la stitichezza, il gonfiore e la colite. USO: alla diluizione di 9CH, 3 granuli da 3 a 6 volte al giorno.

NUX VOMICA: (rimedio omeopatico): Indicato nei casi di mal di testa, emicrania, sciatalgia, reumatismi e anche mal di gola e raffreddore. USO: alla 9Ch 5 granuli ogni ora. Quando i sintomi migliorano tre volte al dì.

Sono rimedi consolidati che offrono molti benefici. Usarli ci darà sollievo dal dolore ma non dobbiamo dimenticarci di indagare la causa del disturbo qualora persiste, che può essere di tipo alimentare, emotivo o dovuto allo stile di vita. Buon uso della natura.

Autrice: Anna Ermanni