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- Posted By: Capuano Edoardo
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Secondo una ricerca, quasi un terzo dei residui minerari del mondo sono immagazzinati all’interno o vicino ad aree protette
Gli sterili di miniera – i residui rimanenti dopo la lavorazione dei minerali – rappresentano un grave rischio per l’ambiente naturale e il fallimento degli impianti di stoccaggio degli sterili ha causato alcuni dei più gravi disastri ambientali della storia. Tuttavia, i potenziali impatti sulla biodiversità a livello globale dovuti agli sterili sono per lo più sconosciuti.
Uno studio, pubblicato su Nature Sustainability (1), condotto dalla dottoressa Bora Aska (2) dell'University of Queensland, del Sustainable Minerals Institute (3) e della School of the Environment (4), ha affermato che queste strutture per i rifiuti rappresentano un rischio enorme per alcune delle specie e dei paesaggi più preziosi della terra.
La dottoressa Bora Aska spiega: «I residui delle miniere contengono i rifiuti e i residui che rimangono dopo la lavorazione dei minerali, e gli impianti di stoccaggio costruiti per contenerli sono alcune delle strutture ingegneristiche più grandi del mondo. Abbiamo scoperto che dei 1.721 impianti di smaltimento degli sterili segnalati, il 9% si trovava all’interno di aree protette dichiarate e il 20% si trovava entro cinque chilometri. I nostri risultati suggeriscono che i rifiuti minerari minacciano la biodiversità all’interno delle aree protette di tutto il mondo, comprese otto dighe attive di stoccaggio degli sterili nelle aree protette australiane, riconosciute dall’Unione internazionale per la conservazione della natura».
Il crollo della diga Samarco in Brasile nel 2015 ha ucciso 19 persone quando un’enorme ondata di rifiuti minerari ha travolto villaggi, terreni agricoli e corsi d’acqua.
Quattro anni dopo, 270 persone morirono nel crollo di un’altra diga vicino alla città di Brumadinho in Brasile, distruggendo 133 ettari di Foresta Atlantica e 70 ettari di Aree Protette a valle.
«Data la dimensione degli impianti di smaltimento degli sterili, siamo preoccupati per i rischi futuri di fallimenti in aree importanti per la biodiversità e la conservazione delle specie - continua la dottoressa Aska - Per valutare i rischi, abbiamo analizzato un database di strutture globali per lo smaltimento degli sterili e lo abbiamo confrontato con i dati spaziali sulle aree protette».
Le informazioni sono state tratte dalle informative delle società quotate in borsa nell'ambito dell'Iniziativa per la sicurezza delle miniere e degli sterili (5), istituita dopo il disastro di Brumadinho.
La professoressa associata dell'University of Queensland, la dottoressa Laura Sonter (6) ha affermato che la gestione dei rifiuti minerari diventerà una sfida di sostenibilità sempre più complicata. Ella spiega: «Si prevede che la produzione totale di sterili aumenterà in modo significativo nei prossimi 30 anni a causa della crescente domanda di metalli di transizione energetica e del calo della qualità dei minerali. Considerando l’attuale distribuzione globale delle strutture di stoccaggio degli sterili e il loro tasso di fallimento, le conseguenze per la biodiversità potrebbero essere devastanti. Fortunatamente, i dati necessari per gestire questi rischi stanno emergendo ed esistono opportunità per integrare queste conoscenze nella progettazione di nuove strutture e gestire quelle già esistenti. Dobbiamo lavorare tempestivamente per mitigare completamente gli impatti negativi dei rifiuti minerari sulle persone e sull’ambiente».
Riferimenti:
(1) Biodiversity conservation threatened by global mining wastes
(2) Bora Aska
(3) Sustainable Minerals Institute - University of Queensland
(4) School of the Environment - University of Queensland
(6) Laura Sonter
Descrizione foto: Un esempio di diga per sterili. - Credit: Ferenc.
Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: Sensitive ecosystems at risk from mine waste