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- Posted By: Capuano Edoardo
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Agrumi, caffè e avocado: il cibo sui nostri tavoli è diventato più vario negli ultimi decenni. Tuttavia, Le tendenze agricole globali non riflettono questa tendenza.
Le monoculture stanno aumentando in tutto il mondo, occupando più terra che mai. Allo stesso tempo, molte coltivazioni dipendono dall'impollinazione di insetti e altri animali. Ciò pone un rischio maggiore per la sicurezza alimentare, come scrive un team di ricercatori con l'aiuto dell'Università Martin Luther di Halle-Wittenberg (MLU) sulla rivista Global Change Biology. (1) Per lo studio, gli scienziati hanno esaminato gli sviluppi globali dell'agricoltura negli ultimi 50 anni.
I ricercatori hanno analizzato i dati dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) sulla coltivazione di colture da campo tra il 1961 e il 2016. La loro valutazione ha dimostrato che vengono sempre più utilizzati terreni agricoli in tutto il mondo. Nel frattempo, 16 delle 20 colture in più rapida crescita richiedono l'impollinazione di insetti o altri animali.
Il professor Robert Paxton, (2) biologo della MLU e uno degli autori di questo studio, afferma: “solo pochi mesi fa, il World Biodiversity Council IPBES ha rivelato al mondo che fino a un milione di specie animali e vegetali sono state minacciate di estinzione, inclusi molti impollinatori. Ciò colpisce in particolare le api da miele che sono sempre più minacciate da agenti patogeni e pesticidi come pure le popolazioni di api selvatiche che sono in declino in tutto il mondo da decenni.”
Un minor numero di impollinatori equivale ad una flessione dei raccolti oppure, nei casi più gravi, a una totale mancanze di raccolti. Tuttavia, i rischi non sono distribuiti equamente in tutto il mondo. I ricercatori hanno utilizzato i dati della FAO per creare una mappa che mostra il rischio geografico di fallimento delle colture.
Il professor Marcelo Aizen, del Consiglio nazionale per la ricerca scientifica e tecnologica CONICET in Argentina, che ha guidato lo studio, spiega: “i paesi emergenti e in via di sviluppo in Sud America, Africa e Asia sono i più colpiti. Ciò non sorprende poiché proprio in queste regioni sono coltivate vaste monoculture per il mercato globale. La soia viene prodotta in molti paesi sudamericani e quindi esportata in Europa come mangime per bestiame. La produzione di soia è aumentata di circa il 30% ogni decennio a livello globale. Ciò è problematico perché numerosi habitat naturali e semi-naturali, tra cui foreste e prati tropicali e subtropicali, sono stati distrutti per far posto ai campi di soia.”
I ricercatori sostengono un'inversione di tendenza: occorre prestare attenzione a diversificare l'agricoltura in tutto il mondo e renderla più ecologica. Ciò significa, ad esempio, che le aziende agricole in paesi particolarmente sensibili dovrebbero far crescere una varietà di colture. Inoltre, gli agricoltori di tutto il mondo dovrebbero rendere più naturali le aree coltivate, ad esempio piantando strisce di fiori o siepi vicino ai loro campi e fornendo habitat di nidificazione ai margini dei campi. Ciò garantirebbe l'esistenza di habitat adeguati per gli insetti, essenziali per un'agricoltura sostenibile e produttiva.
Riferimenti:
(2) Robert Paxton
Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: Study: Global farming trends threaten food security