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L’ex capo delle Comunicazioni NASA dichiara: “tutti i voli Apollo e Gemini sono stati seguiti da veicoli spaziali di origine extraterrestre”
Maurice Chatelain, noto esperto di comunicazioni del Centro Spaziale di Houston, scomparso di recente, racconta nel suo libro “I nostri antenati sono venuti dallo spazio”, che tutti i voli delle missioni spaziali Apollo e Gemini, sono monitorati da veicoli spaziali di origine extraterrestre.
“Gli astronauti – scrive Chatelain – hanno visto cose delle quali non possono parlare con nessuno fuori dalla NASA”.
E ancora:”Tutti i voli Apollo o Gemini furono seguiti a distanza, qualche volta… molto ravvicinata, da veicoli spaziali di origine extraterrestre. Ogni volta che ciò è accaduto gli astronauti ne hanno informato la missione di controllo, che ha imposto loro l’assoluto silenzio”.
Nel 1979 Maurice Chatelain, ha confermato che Armstrong aveva infatti riferito di aver visto due UFO sul bordo di un cratere. Chatelain ritiene che alcuni UFO possano provenire dal nostro sistema solare. “… Tutti i voli Apollo e Gemini sono stati seguiti, sia a distanza e, a volte anche molto da vicino, da veicoli spaziali di origine extraterrestre – dischi volanti, o UFO, se si vuole chiamarli con questo nome.
Ogni volta che si è verificato, gli astronauti informavano il Controllo Missione di Houston della NASA, che poi ordinavano il silenzio assoluto”.
“Era come se esistesse un muro, più che altro una censura ferrea su questo argomento, una situazione mai vista” – dichiara nel suo libro Chatelain, che ha anche confermato che le trasmissioni radio di Apollo 11 (ovvero le comunicazioni tra Houston e Apollo) sono state interrotte in diverse occasioni al fine di nascondere la notizia da parte del pubblico. Prima di respingere o comunque dibattere le affermazioni sensazionali di Chatelain, vale la pena notare che lui nera un ingegnere elettronico che operava all’interno del programma aerospaziale, soprattutto per quanto riguardava le missioni nello spazio.
Il suo primo lavoro dopo lo spostamento dalla Francia negli Stati Uniti, era di ingegnere elettronico con Convair, specializzato in telecomunicazioni, telemetria e radar. Nel 1959 è stato responsabile di un gruppo di ricerca elettromagnetica, lo sviluppo di nuovi sistemi radar e di telecomunicazioni per Ryan.
Uno dei suoi undici brevetti era un volo automatico verso la Luna. Più tardi, al North American Aviation, Chatelain gli era stato offerto l’incarico di progettare e costruire apparati per le comunicazioni delle missioni Apollo, oltre ai progetti di sistemi di elaborazione dei dati. Nel video sotto, le testimonianze degli astronauti.
Fonte: segnidalcielo.it
Anonimo
Ma come si fa ancora a...
Ma come si fa ancora a credere alla bufala dell'uomo sulla luna? Sveglia!