La strage degli albini africani

Albina africana mutilataGli Albini della Tanzania sono ‘braccati come animali’, venduti dalle proprie famiglie in un commercio alimentato da alcune delle persone più potenti del paese.

Gli africani credono che le loro parti del corpo portino ricchezza e fortuna – e per questo, le persone sono disposte a pagare fino a 3000 o 4.000 dollari per un arto, o tanto fino a 75.000 – circa £ 70.000 euro – per un corpo intero.

Le persone con albinismo sono regolarmente attaccate da persone che tagliano i loro arti – un atto che o li lascia gravemente mutilati, o li porta alla morte.

l’albinismo è una condizione genetica ereditaria che causa una totale assenza di pigmentazione della pelle, dei capelli e degli occhi, e colpisce un tanzaniano su 1.400, spesso a causa di consanguineità in comunità remote e rurali, dicono gli esperti.

In Occidente, colpisce solo una persona su 20.000.

Il caso più recente ha visto un bambino di quattro anni venire rapito dalla sua casa nel mese di dicembre.

Il padre e lo zio sono stati entrambi arrestati in relazione alla sua scomparsa, non è stato più ritrovato. Se lo sono venduto: sarà stato fatto a pezzi per fare ‘pozioni magiche’.

L’albinismo è anche l’occasione di capire come la razza non sia una mera questione di ‘colore della pelle’ – come dicono i superficiali – gli albini africani, che hanno la pelle bianca al limite della trasparenza, rimangono di razza negroide: nessuno, guardando le foto, potrebbe confondersi. La razza è qualcosa di più profondo: dal sistema nervoso a quello muscolare passando per quello intellettivo.

Albino africano mutilatoLa prima donna nella foto, che ha 38 anni, è stata mutilata nel sonno con un machete dal proprio marito: che poi si è venduto l’arto.

L’altra ragazza è stata invece aggredita e mutilata in strada da due uomini, che sono poi fuggiti nella foresta con il loro ‘agognato trofeo’.

I ‘pezzi’ servono agli stregoni per fare ‘pozioni’, e visti ‘i prezzi’, si pensa che siano poi acquistate da uomini ricchi e potenti.

E l’Uganda è solo un esempio: accade in tutta l’Africa. E non solo con gli albini, anche con i Pigmei: perché agli africani, la ‘diversità’ non piace.

È bene conoscere l’ospite, prima di decidere se farlo entrare.

Fonte: voxnews.info