Diritti umani

Picco della violenza domestica causato dalla crisi COVID-19


Picco della violenza domestica causato dalla crisi COVID-19

Gli studiosi di Rutgers sostengono che la crisi COVID-19 ha lasciato molte vittime di violenza domestica in difficoltà nel nutrire i propri figli e nell'accedere a servizi per alloggi sicuri, trasporti e assistenza all'infanzia una volta che lasciano i rifugi.

Coronavirus: 27 mln di statunitensi senza copertura sanitaria


Coronavirus: 27 mln di statunitensi senza copertura sanitaria

Mentre i funzionari della sanità pubblica e i responsabili politici corrono per contenere la diffusione del nuovo coronavirus COVID-19 (SARS-Cov-2) negli Stati Uniti, devono anche confrontarsi con una realtà scoraggiante: circa 27 milioni di americani, circa il 9% della popolazione, vivono senza alcuna forma di assicurazione sanitaria. Nello stato della California, quelli senza assicurazione sono circa 3 milioni, circa il 7,5% della popolazione.

Il lento omicidio di Julian Assange

Il lento omicidio di Julian Assange

Julian Assange viene lentamente assassinato nella prigione di Sua Maestà di Belmarsh, nel sud-est di Londra.

La prigione è famosa per detenere persone mai accusate di un crimine. Viene anche chiamata la versione inglese di Guantanamo, usata per detenere cosiddetti terroristi, così chiamati da polizia e servizi segreti inglesi così spacciati dai media e dirigenze inglesi. Terroristi che diventano tali per continue e ripetute accuse dalla propaganda dei media, ma non necessariamente di fatto.

Ricordate, se una bugia viene ripetuta abbastanza spesso diventa verità nella mente di ascoltatori ottusi. S’indottrina il pubblico nel demonizzare qualcuno o un gruppo di persone, o un Paese che possa diventare pericoloso per gli sforzi esiziali e criminali dell’impero.

Questo è ciò che fanno con Julian Assange.

Esattamente lo stesso principio viene applicato, anche se su scala diversa, contro il Presidente Putin, la Russia e la Cina. E sembra funzionare in una società occidentale, sottoposta al lavaggio del cervello, gestita dalla una dirigenza smidollata e asservita agli statunitensi. Sì, quello che succede a Julian Assange potrebbe accadere a qualsiasi giornalista che riveli scomode verità sull’impero e le macchinazioni criminali dei suoi seguaci, qualunque giornalista, o non giornalista, informatore, a tale proposito, chiunque osi opporsi alle atrocità anglosioniste può finire a Guantanamo o Belmarsh considerata una prigione di tipo A per adulti, vale a dire, una prigione “seria”, dove detenuti “pericolosi” lo sono fin quando il servizio carcerario di Sua Maestà lo ritiene necessario, e i prigionieri sono sottoposti a prassi segrete, inclusa la tortura.

Il caso di Julian Assange va oltre infrangere tutte le regole della libertà di parola “democratica”. Il modo in cui viene trattato è una grave infrazione ai Diritti Umani. I governi statunitense ed inglese intendono mettere a tacere e punire un campione della libertà di parola, torturandolo perché il mondo lo veda e soprattutto come minaccia a potenziali informatori e sostenitori della libertà di parola.

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