Nuove super tasse per i greci

Crisi GreciaDopo il saccheggio delle privatizzazioni e l’ulteriore taglio alle pensioni, non si placa il dissanguamento della Grecia, che deve pagare cara la “generosità” dei creditori. Keep Talking Greece riassume in un post gli aumenti delle tasse entrati in vigore col nuovo anno (in un paese che all’opposto avrebbe disperato bisogno di politiche anticicliche, e governato da un partito che si è proposto — in un atto di menzogna politica clamorosa quanto prevedibile, perché aveva preannunciato di non volerne affrontare le implicazioni — di capovolgere l’austerità.)

Suppongo che la maggior parte dei greci abbia passato i tre giorni di vacanza con la televisione spenta. Sarà questo il motivo per il quale sono ancora vivi oggi, lunedì 4 gennaio. Se avessero acceso la televisioni sarebbero stati presi da ictus, collasso cardiaco e arresto respiratorio per lo tsunami di nuove tasse destinate a imperversare tra i contribuenti a tutti i livelli.

Impiegati e pensionati, agricoltori, lavoratori autonomi, piccole e medie imprese, famiglie, saranno tutti chiamati a pagare per la generosità con la quale i creditori hanno salvato la Grecia.

Per iniziare, il Ministero delle Finanze concederà le agevolazioni fiscali a impiegati e pensionati esclusivamente se questi effettueranno le spese tramite carte di credito o transazione bancaria. Questa classe di contribuenti dovrà spendere il 10% del suo reddito annuo tramite pagamenti elettronici. Si dice che al settore economia stiano considerando di elevare questa quota al 20%.

Saranno esenti da questo obbligo di pagamenti elettronici (per avere le agevolazioni fiscali) solamente i pensionati sopra i 75 anni e coloro che abitano in zone remote.

Si dice ci sia l’idea di ripristinare il limite dei 5.000 euro di reddito esentasse per i lavoratori autonomi, in modo che anch’essi possano prendere parte al gioco dei pagamenti elettronici. Attualmente i lavoratori autonomi sono tassati fin dal primo euro che mettono in cassa.

I 700.000 lavoratori autonomi dovranno pagare in anticipo il 75% dei propri versamenti fiscali per i redditi del 2015. La proporzione finora era del 55%. Per quanto riguarda i redditi del 2016, i lavoratori autonomi dovranno pagare in anticipo il 100% dei versamenti fiscali. La stessa condizione vale anche per i liberi professionisti.

Gli agricoltori dovranno anch’essi effettuare in anticipo una quota maggiore dei propri versamenti fiscali, dal 55 al 75%; vedranno inoltre crescere l’aliquota fiscale dal 13 al 20%.

Le imprese vedranno aumentare al 29% la tassazione sugli utili aziendali – dal 26% dell’anno scorso.

I redditi da locazione immobiliare subiranno un aumento della tassazione dall’11 al 15% fino a 12.000 euro, e dal 33 al 35% sopra i 12.000 euro.

Gli aumenti della tassa di solidarietà per i redditi sopra i 30.000 euro saranno:

  • da 1,4 a 2% per i redditi tra 30.001 e 50.000 euro
  • da 2,1 a 4% per i redditi tra 50.001 e 100.000 euro
  • da 2,8 a 6% per i redditi tra 100.001 e 500.000 euro
  • da 2,8 a 8% per i redditi sopra i 500.000 euro

Questi aumenti delle tasse sono stati decisi dal Parlamento Greco a metà del periodo d’imposta del 2015. Nella vita reale dei greci, ciò significa gli aumenti delle tasse varranno retrospettivamente.

Il Ministero delle Finanze sta progettando inoltre di attuare altre modifiche alla tassazione dei redditi e della proprietà, e l’anno è appena iniziato. Avranno tempo di aggiungere tutte le tasse che vogliono.

A proposito, l’unico aumento “buono” delle tasse è quello della tassa di solidarietà, e anche lì c’è qualche discrepanza per i redditi attorno ai 500.000 euro.

PS. Come proposta, perché non applicare una nuova tassa in ogni nuovo mese del 2016? Ma no, non voglio fare una proposta così audace, non sono così infido.

Autore: Keep Talking Greece / Fonte: vocidallestero.it