Tecnologia

Il fenomeno dei cyborg con microchip. Si avvera il futuro di Blade Runner?

Il fenomeno dei cyborg con microchipLo scorso mese di ottobre esce il seguito del film che forse più di ogni altro ha cambiato il nostro modo di immaginare il futuro. La storia della startup Epicenter

Fu il giorno dell’uscita mondiale dell’attesissimo seguito di Blade Runner, il film forse che più di ogni altro ha influenzato la nostra visione del futuro, mostrandoci già nel 1982 un mondo fatto di replicanti che sembrano umani in un tempo che allora sembrava lontanissimo ma è arrivato: il 2019. Molte cose del film, tratto dal romanzo di Philip Dick, sono esagerate ovviamente, ma c’è una notizia di queste settimane che mi fa dire che quel futuro “che noi umani non abbiamo osato immaginare”, come dice ad un certo punto il protagonista del celebre monologo, non sia invece così irreale.

La notizia è questa: in Svezia pare che tremila persone si siano fatte impiantare un microchip sotto la pelle della mano.

Per farci cosa?

Per esempio per caricarci le informazioni del biglietto e prendere il treno mostrando al controllore la mano.

Le Intelligenze artificiali potrebbero destabilizzare il mercato

Le Intelligenze artificiali potrebbero destabilizzare il mercatoLe Intelligenze artificiali che già oggi sono ampiamente utilizzate dai fondi per operare sui mercati sulla base dei suoi movimenti potrebbero aggravare di molto la durezza della prossima correzione.

Questo perché i dati sulla base dei quali questi algoritmi sono stati raccolti negli anni successivi alla crisi finanziaria, un ambiente straordinario caratterizzato da politiche monetarie non convenzionali e estremamente favorevoli.

È quanto avverte il Financial Stability Board, organo internazionale basato in Svizzera, che in uno studio dello scorso novembre ha sottolineato come l’aumento dell’uso di AI da parte di hedge funds e market maker possa ulteriormente stringere i parametri di negoziazione che sono vitali per la stabilità del mercato, come la quantità di capitale di una banca in relazione alle sue posizioni di negoziazione in essere.

Questo è dovuto al fatto che l’intelligenza artificiale è oltremodo efficace nell’ottimizzare i sistemi complessi.

Una stampante 3d in grado di ricostruire una mandibola

Un macchinario di Eos ricostruisce con precisione quasi assoluta la mandibola devastata da una malattia o da un trauma

Grazie alla stampante 3D è possibile ricreare delle piastre di titanio che permettono di ricostruire la mandibola anche nei casi dove questa, per effetto di gravi forme di tumore, è maggiormente deformata.

La nuova tecnica, messa a punto grazie a una collaborazione tra la Scuola di Specializzazione in chirurgia orale e maxillo-facciale, Policlinico S. Orsola di Bologna, diretta da Claudio Marchetti, ed Eos, il più importante fornitore di tecnologie a livello mondiale nel campo della stampa 3D che sono riuscite a mettere a punto una tecnologia innovativa che permette di ottenere importanti risultati, sia in termini di salute che di risparmio dei costi degli interventi.

“Questa tecnologia - ha spiegato Salvatore Battaglia, il chirurgo del Sant'Orsola che ha condotto gran parte degli interventi di sostituzione della mandibola - permette di ottenere dei grandi vantaggi sia per i pazienti che per le strutture ospedaliere”. Questo delle tecnologie a stampa 3D per la ricostruzione della mandibola è, sotto il profilo chirurgico “un importante passo in avanti che abbiamo cominciato a sperimentare nel 2011 e che ormai è stato adottato in almeno una cinquantina di casi con risultati davvero importanti, soprattutto in termini di riscontro sulla salute dei pazienti” ha spiegato all'Agi Battaglia.

Pagine