Tecnologia

Uber presenta un prototipo di Taxi volante al CES 2018 di Las Vegas

Uber presenta un prototipo di Taxi volante al CES 2018 di Las VegasUber ha presentato al CES 2018 di Las Vegas(1) un nuovo taxi, progettato in collaborazione con Bell Helicopter.

Il veicolo rappresenta un interessante concept di mobilità futura: si tratta infatti del primo prototipo di taxi volante.

Il mezzo è completamente autonomo e dotato di quattro posti a bordo, nonché di dispositivi che consentono di svolgere video-conferenze per permettere agli utilizzatori del mezzo di lavorare anche durante i trasferimenti.

Ai visitatori del CES è stato possibile sperimentare l’esperienza di volo grazie alla realtà aumentata, che ha permesso di provare la simulazione in svariati scenari, volo notturno compreso.

Ancora è presto per parlare di dati tecnici quali la velocità, l’autonomia e soprattutto il prezzo, tutto quello che sappiamo è che i primi test sono previsti per il 2020.

Machine learning capaci di decidere

Machine learningGrazie a questa tecnologia un sistema informatico è in grado di assumere autonomamente delle decisioni o effettuare predizioni

Il machine learning è una branca della scienza informatica che prende le mosse dagli studi sul pattern recognition(1) e sulla teoria dell'apprendimento computazionale(2). Si tratta, dunque, di una disciplina strettamente affine all'intelligenza artificiale(3), con la quale condivide scopi e metodi di lavoro. Come per l'AI (Artificial Intelligence), anche gli scienziati impegnati nel campo dell'apprendimento automatico studiano algoritmi che permettano di rendere "intelligenti" macchine informatiche altrimenti incapaci di prendere decisioni autonome.

Che cos'è il machine learning

Nello specifico, il machine learning (o apprendimento automatico) è un metodo di analisi dei dati che punta ad automatizzare la creazione di modelli analitici. Grazie a speciali algoritmi che apprendono iterativamente partendo da una base dati fornita dall'uomo, il machine learning permette a computer e altri sistemi informatici di apprendere nuove nozioni e informazioni, prendere decisioni ed effettuare predizioni senza che siano stati precedentemente istruiti per farlo.

In arrivo il 5G. Elettrosmog alle stelle

5GUna marea invisibile di microonde millimetriche(1) ci sommergerà! L’annuncio di questi giorni parla chiaro: entro il 2018 ben l’80% di Milano sarà coperta. Così come Torino, con le ‘sperimentali’ Bari, Matera, Prato e L’Aquila pronte alla prova su strada. E Roma riscalda i motori e si sta attrezzando.

Il 5G, la nuova tecnologia per le comunicazioni senza fili di quinta generazione(2), sta sbarcando in questi giorni in Italia, come dettato dall’Unione Europea nel 5G Action Plan (un business da 225 miliardi di Euro stimati da qui al 2025) che spinge per l’attuazione di una copertura (praticamente) a tappeto su tutto il territorio nazionale (comprese zone rurali di campagna e parchi naturali) per il lancio dell’ultima frontiera del wireless(3), frequenze molto potenti nello spettro radio tra 3.6 – 3.8 Ghz per gestire simultaneamente milioni di dispositivi collegati in contemporanea al di sopra di 10 Gigabit al secondo.

Attualmente tra i vecchi sistemi TACS, GSM, 3G e 4G, da Nord a Sud (isole comprese) sono in funzione già 60.000 ripetitori di telefonia mobile (le antenne di telefonia, molto spesso sui palazzi): a queste se ne dovranno aggiungere altre migliaia, annunciate come ‘più innovative’ in ottica 5G. Si tratta delle micro-antenne Massive MIMO e Beamforming che, per gioco forza, innalzeranno (fino a farlo schizzare a livelli senza precedenti nella storia dell’umanità) il tasso di inquinamento elettromagnetico, il tanto discusso elettrosmog(4) da radio-frequenze, irradiazioni da onde non-ionizzanti, già dal 2011 nella Black list (Classe 2B) dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Organizzazione Mondiale della Sanità) come ‘possibili cancerogene per l’Uomo’, oltre che perno di una manciata di sentenze uscite dai tribunali (una è pure stata confermnata in Cassazione) che, giuridicamente, attestano il nesso causale elettrosmog=cancro. Ma il Governo non aspetta e ha messo (per ora) gratuitamente a disposizione le frequenze per la sperimentazione, poi ci saranno le aste a cui parteciperanno i vari gestori di rete mobile.

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