Fauna

Per i panda giganti il bambù è una carne vegetariana

Anche se discendano dai carnivori, i panda giganti sono erbivori estremamente specializzati che si cibano quasi esclusivamente di bambù altamente fibroso

Nonostante i panda giganti discendano dai carnivori, sono erbivori estremamente specializzati che si cibano quasi esclusivamente di bambù altamente fibroso.

Una nuova ricerca suggerisce che questo passaggio a una dieta vegetariana ristretta non è stato un salto evolutivo così grande come potrebbe sembrare.

I ricercatori dell'Università di Sydney e dell'Accademia cinese delle scienze hanno utilizzato un approccio chiamato geometria nutrizionale - che considera come le miscele di nutrienti e di altri componenti alimentari influenzano la salute e la malattia, piuttosto che concentrarsi su qualsiasi sostanza nutritiva in isolamento - per valutare il mix macronutriente della dieta del panda gigante.

“Questo studio, Pubblicato in Current Biology, (1) dimostra l'importanza di considerare sia gli alimenti che i nutrienti nella comprensione dell'ecologia evolutiva degli animali - esattamente ciò che la geometria nutrizionale è progettata per fare”, ha affermato il professor David Raubenheimer (2) del Charles Perkins Center dell'Università e della Scuola di vita e scienze ambientali dell'Università di Sydney.

Malgrado l'alimentazione a base vegetale, il contenuto di proteine e carboidrati della dieta dei panda giganti sembra più simile a quello di un ipercarnivoro - animali che ottengono più del 70 percento della loro dieta da altri animali. Circa il 50 percento dell'apporto energetico del panda si presenta sotto forma di proteine, all'incirca come quello dei gatti e dei lupi selvatici. Anche la composizione macronutriente del latte del panda è simile ad altri carnivori.

Il surriscaldamento causerà la femminilizzazione delle tartarughe verdi

Il sesso delle tartarughe appena nate è determinato dalla temperatura, e attualmente circa il 52 per cento delle tartarughe verdi da cova sono femmine

Fino al 93 per cento dei piccoli di tartarughe verdi potrebbe essere di sesso femminile entro il 2100, poiché i cambiamenti climatici causano la “femminilizzazione” della specie.

Il sesso delle tartarughe appena nate è determinato dalla temperatura e attualmente circa il 52% delle tartarughe verdi da cova - una delle sette specie di tartarughe marine - sono femmine.

Uno studio dell'Università di Exeter e del Centro per le Scienze Marine ed Ambientali(1) (Portogallo) suggerisce che nelle temperature più calde, previste dalle stime dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), il 76-93% dei nascituri di tartaruga verde sarà di sesso femminile. Le cifre stimate si riferiscono alla ricerca fatta in Guinea-Bissau e in Africa occidentale, ma i ricercatori si aspettano un quadro simile a livello globale.

Secondo gli studiosi l'incremento della proporzione porterebbe inizialmente a un numero maggiore di nidificazioni di femmine con un conseguente aumento della popolazione per poi arrivare a un repentino declino poiché le temperature di incubazione raggiungerebbero livelli considerati letali. Inoltre, l'innalzamento del livello del mare sommergerà il 33-43% delle attuali aree di nidificazione utilizzate dalle tartarughe verdi sulle spiagge in cui è stato effettuato lo studio.

la dottoressa Rita Patricio,(2) del Center for Ecology and Conservation dell'Università di Exeter's Penryn Campus in Cornovaglia, (Centre for Ecology and Conservation in Cornwall)(3) spiega: “le tartarughe verdi dovranno affrontare seri problemi in futuro a causa della perdita di habitat e dell'aumento delle temperature. I nostri risultati suggeriscono che la popolazione nidificante delle tartarughe verdi dell'Arcipelago di Bijagós, in Guinea-Bissau, farà fronte agli effetti del cambiamento climatico fino al 2100.

La Cina manda il DNA della tigre di Amoy nello spazio per conservare i suoi geni

La Cina ha inviato il DNA dalla tigre di Amoy allo spazio, una specie estinta funzionalmente secondo gli esperti, per preservare i loro geni

Conosciuta anche come tigre dal sud della Cina, è scomparsa dalle umide foreste del sud del paese nel 1994, motivo per cui gli scienziati ritengono che la specie sia “funzionalmente estinta”.

Il quotidiano ufficiale China Daily(1) riporta che la Cina ha inviato nello spazio il DNA dalla tigre di Amoy, una specie “estinta funzionalmente” secondo gli esperti, per preservare i loro geni e prevenirne la scomparsa.

Secondo il quotidiano cinese, il materiale genetico, inviato di recente, che orbiterà a circa 1.000 chilometri dalla Terra, proviene da una tigre di nome Kang Kang, allevata in cattività nello zoo di Canton, capitale dell'omonima provincia situata a sud della Cina.

Grazie a questo progetto, gli scienziati sperano di sfruttare la bassa temperatura e il vuoto dello spazio per prevenire i rischi di perdere queste risorse genetiche.

Inoltre, il contenitore del DNA, sviluppato congiuntamente da una società tecnologica a Shenzhen (nel sud del paese) e dalla Chinese Academy of Launch Vehicle Technology, è progettato per resistere sia alla radiazione solare che a sbalzi di temperatura nello spazio.

La tigre di Amoy, conosciuta anche come la tigre del sud della Cina, scomparve dalle umide foreste del sud del paese nel 1994, motivo per cui gli scienziati ritengono che la specie sia “funzionalmente estinta”.

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