Minuscole quantità di petrolio greggio sulla superficie dell'acqua, meno dell'uno per cento dello spessore di un capello, possono danneggiare le piume degli uccelli marini.
Una ricerca dell'Università degli Studi di Milano delinea un quadro più chiaro sull'origine di malattie infettive derivanti dalle specie selvatiche, utile per identificare in anticipo possibili minacce per la sanità pubblica