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Per la prima volta un robot esegue una chirurgia oculistica assistita nell'uomo

Chirurgia oculistica eseguita da un robotLa medicina, una delle aree in cui l'area della robotica ha avuto importanti progressi, ha appena segnato un nuovo passo nell'evoluzione tecnologica grazie a un gruppo di ricercatori dell'Università di Oxford(1) che ha annunciato la prima procedura di successo in una operazione chirurgica alla retina assistita da un robot. Questo studio è stato pubblicata da Nature.(2)

Il metodo, eseguito dopo due anni di test e che ha coinvolto 12 pazienti assegnati metà alla chirurgia convenzionale e l'altra metà al robot, aveva lo scopo di rimuovere una membrana dalla parte posteriore dell'occhio. Quindi, usando il robot, il chirurgo è stato in grado di eseguire la procedura con efficacia uguale o migliore rispetto all'approccio manuale tradizionale. Già nella seconda fase dello studio, il team ha utilizzato il robot per inserire un ago sottile sotto la retina per dissolvere il sangue in tre pazienti con degenerazione maculare legata all'età. Di conseguenza tutti hanno sperimentato un miglioramento della loro visione.

Il robot Stickman della Disney può fare salti mortali a quasi 20 metri di altezza

Il robot Stickman della Disney può fare salti mortali a quasi 20 metri di altezzaLa Walt Disney Imagineering(1) è stata creata dalla Walt Disney(2) nel dicembre del 1952. Essa si occupa dello sviluppo di progetti tecnologici nell'ambito telematico e della robotica.

Recentemente gli ingegneri hanno lavorato al progetto “Stuntronics” (“stuntman” o “double action”) che ha dato vita al robot con un solo arto chiamato Stickman, capace di piegarsi per eseguire acrobazie.

Alcuni giorni fa, Disney Parks ha rilasciato la versione migliorata di Stickman,(3) altamente antropomorfo. Il robot ha nuove funzionalità molto sofisticate: può prendere decisioni autonome e auto-correggersi mentre esegue un'azione.

Il robot può penzolare dall'estremità di un cavo per volare attraverso l'aria, controllando la posizione, la rotazione e il centro di massa non solo per atterrare correttamente, ma per centrare il bersaglio mantenendo le 'pose eroiche' nell'aria.

Nel Mar Tirreno sono stati scoperti sette nuovi vulcani

Nel Mar Tirreno sono stati scoperti sette nuovi vulcaniScoperti nel Mar Tirreno 7 nuovi vulcani sommersi che, insieme a quelli già noti, formano una catena lunga 90 km. Ad arrivare a queste conclusioni, uno studio a firma Ingv, Istituto per l’ambiente marino costiero del Cnr e Geological and Nuclear Sciences (Nuova Zelanda), pubblicato su Nature Communications

Il Mar Tirreno meridionale svela una nuova catena di 15 vulcani sommersi, di cui 7 fino a ora sconosciuti, una struttura lineare, in direzione Est-Ovest, che misura circa 90 km in lunghezza e 20 km in larghezza. A dirlo uno studio, frutto del risultato di numerose campagne oceanografiche condotte negli ultimi anni da un team internazionale di vulcanologi, geofisici, e geologi marini dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV e IAMC), dell’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IAMC-CNR) e del Geological and Nuclear Sciences (GNS), Nuova Zelanda. Il lavoro ‘Volcanism in slab tear faults is larger than that in island-arcs and back-arcs’, pubblicato su Nature Communications, impatta sulle conoscenze del Mar Tirreno e apre nuove strade alla interpretazione del vulcanismo in zone di subduzione nel mondo.

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