Invenzioni

Sensori wireless per monitorare la nostra salute

Sensori wireless per monitorare la nostra salute

Ingegneri di Stanford hanno sviluppato un modo per rilevare segnali fisiologici provenienti dalla pelle con sensori che si attaccano come cerotti e trasmettono letture wireless a un ricevitore attaccato agli indumenti.

Per dimostrare questa tecnologia indossabile, i ricercatori hanno attaccato i sensori al polso e all'addome per monitorare il polso e la respirazione della persona, rilevando come la sua pelle si rilassava e si contraeva con ogni battito cardiaco o respiro. Allo stesso modo, gli adesivi sui gomiti e sulle ginocchia della persona tracciavano i movimenti del braccio e delle gambe misurando la contrazione o il rilassamento della pelle ogni volta che il muscolo corrispondente si fletteva.

La dottoressa Zhenan Bao, (1) la professoressa di ingegneria chimica il cui laboratorio ha descritto il sistema in un articolo di Nature Electronics, (2) pensa che questa tecnologia indossabile, battezzata con il nome di BodyNet, sarà prima utilizzata in contesti medici come il monitoraggio di pazienti con disturbi del sonno o condizioni cardiache. Il suo laboratorio sta già cercando di sviluppare nuovi adesivi per rilevare il sudore e altre secrezioni per tenere traccia di variabili come la temperatura corporea e lo stress. Il suo obiettivo finale è quello di creare una serie di sensori wireless che si attacchino alla pelle e lavorino in combinazione con abbigliamento intelligente per tracciare in modo più accurato una più ampia varietà di indicatori di salute rispetto agli smartphone o agli orologi che i consumatori utilizzano oggi.

Una tecnologia identifica le malattie delle piante

Una tecnologia identifica le malattie delle piante

I ricercatori della North Carolina State University hanno sviluppato una tecnologia portatile che consente agli agricoltori di identificare le malattie delle piante sul campo.

Il dispositivo portatile, che è collegato a uno smartphone, funziona campionando i composti organici volatili presenti nell'aria (COVs) rilasciati dalle piante attraverso le loro foglie.

Il dottor Qingshan Wei, (1) assistente professore di ingegneria chimica, biomolecolare, corrispondente autore di un documento sull'opera scientifica, membro di facoltà del gruppo Emerging Plant Disease e Global Food Security dello stato della North Carolina, spiega: "tutte le piante rilasciano VOCs (Volatile Organic Compounds - Composti Organici Volatili) (2) mentre respirano, ma il tipo e la concentrazione di tali VOCs cambiano quando una pianta è malata. Ogni malattia ha il suo profilo distintivo dei VOCs. Quindi, misurando il tipo e la concentrazione di VOCs rilasciati dalla pianta, è possibile determinare se una pianta è malata e - se è malata - quale malattia ha. Il nostro contributo in questo ambito è la creazione di un dispositivo che può essere collegato a uno smartphone e utilizzato per effettuare rapidamente le misurazioni dei VOCs sul campo.

Le attuali tecniche di identificazione delle malattie si basano su esami molecolari, che richiedono ore per essere eseguiti e, soprattutto, devono essere eseguite in laboratorio. Trasportare un campione in laboratorio, dove il campione potrebbe dover attendere per essere testato, può ritardare l'identificazione della malattia di giorni o settimane.

Gestire un computer con il cervello

Gestire un computer con il cervello

La startup ha appena svelato il suo piano per impiantare i pazienti paralizzati con elettrodi che consentiranno loro di gestire i computer con il cervello.

Neuralink, una società fondata da Elon Musk per sviluppare un sistema di trasmissione dati tra persone e computer, ha sempre agito, dalla data della sua fondazione nel 2017, con molta riservatezza sulla natura del suo lavoro. Durante la sua prima dimostrazione di fronte a un giornalista, la startup ha dimostrato di poter registrare l'attività cerebrale di un ratto attraverso migliaia di piccoli elettrodi impiantati chirurgicamente accanto ai neuroni e alle sinapsi dell'animale. Per fare questo, Neuralink, con sede a San Francisco, sembra aver raggiunto una serie di scoperte che gli hanno permesso di posizionare i sistemi di elaborazione ad alta velocità all'interno di un cervello, causando meno danni rispetto alle tecniche esistenti.

Il presidente Max Hodak ha confermato l'intenzione della società di chiedere l'approvazione della Food and Drug Administration degli Stati Uniti per avviare studi clinici sull'uomo già dal prossimo anno. L'obiettivo è praticare quattro fori da 8 mm nelle teste dei pazienti paralizzati e inserire impianti che consentano loro di controllare computer e smartphone usando i loro pensieri. Sì davvero. “Molte persone hanno scritto questo come se fosse impossibile”, afferma Max Hodak. “Nel prossimo decennio si paleseranno importanti innovazioni in questo settore”.

Pagine