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Il sesto senso è un'attività anticipatoria neuronale
È capitato a tutti di avere presentimenti che inducono a scegliere una direzione piuttosto che un'altra o a prendere una particolare decisione. Attribuiamo queste scelte al cosiddetto 'sesto senso', una sorta di istinto che ci spinge a scelte, che vanno oltre il ragionamento.
Ma il sesto senso esiste davvero?
“Gli organi di senso con i quali vengono raccolte le informazioni dall'ambiente sono solo cinque. A questi va aggiunto l'intuito, quando, anche senza rendercene conto, percepiamo dati dall'ambiente e li analizziamo attingendo alle nostre esperienze passate e sulla base di queste facciamo previsioni”, spiega Marzia Baldereschi dell'Istituto di neuroscienze (In) del Cnr. “Una persona intuitiva sa dunque sfruttare bene e rapidamente il patrimonio fornitogli dall'esperienza e sa interpretare indizi percepiti anche in modo inconsapevole”.
Il sesto senso è definibile dunque come un 'sapere senza vedere', in cui inconsapevolmente si avverte una situazione in anticipo rispetto al reale accadimento, ovvero si prevede. “I neuroscienziati hanno definito questo fenomeno un' 'attività anticipatoria neuronale' e recentemente uno studio della Scuola Normale Superiore di Parigi ha addirittura identificato aree e circuiti neurali del sesto senso, differenti a seconda del tipo di personalità”, continua Baldereschi.