Gli scienziati dimostrano che una grande rete neurale può elaborare sequenze consumando da quattro a sedici volte meno energia durante l'esecuzione su hardware neuromorfico.
I ricercatori hanno sviluppato materiali auto-riparanti, biodegradabili e stampati in 3D che potrebbero essere utilizzati nello sviluppo di mani artificiali realistiche e altre applicazioni di robotica morbida.
I ricercatori dell'Università di Liverpool hanno creato uno strumento di intelligenza artificiale collaborativo che riduce il tempo e lo sforzo richiesto per scoprire materiali veramente nuovi.