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Ondata di caldo: la storiella dell'anticiclone africano
Le caratteristiche artificiali del cosiddetto "global warming" e dei vari sconvolgimenti climatici>
Mentre i geoingegneri manipolano il clima, i media di regime manipolano i dati sul meteo, ad esempio quelli sui valori di umidità relativa e pressione atmosferica: i vari organi ufficiali continuano a ripetere che l’attuale ondata di caldo, abbattutasi su gran parte dell’Europa, è dovuta all'anticiclone africano cui sarebbe connessa un’umidità molto elevata.
Non è vero: i valori igrometrici sono bassi in misura anomala anche nelle località di mare a tal punto che non si formano quasi mai delle nuvole; al massimo in un cielo grigio-violaceo al mattino aleggia qualche brandello di cumulo polveroso che è poi dissolto nell’arco delle ore successive. Se i parametri di umidità fossero alti, si dovrebbero generare i nembi e si dovrebbero scatenare i temporali di calore anche sulle città, fenomeni che sono oggi solo un pallido ricordo del passato.
In un firmamento così opaco non è agevole discernere gli aerei chimici (a bassa quota) con le loro scie persistenti ed effimere o assenti, ma le operazioni di avvelenamento globale continuano senza requie, notte e giorno, pure quando il cielo sembra “sereno”. Non solo: i riscaldatori ionosferici e probabilmente i satelliti in orbita geostazionaria seguitano ad irradiare campi elettromagnetici che aumentano le temperature in modo drastico e mirato.