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- Posted By: Capuano Edoardo
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Centinaia di squali e razze si sono aggrovigliati con attrezzi da pesca persi o gettati via negli oceani di tutto mondo, come dimostra una nuova ricerca.
Gli scienziati dell'Università di Exeter hanno visionato gli studi, già pubblicati da molte fonti, compreso Twitter, concernenti le spiacevoli problematiche a cui vanno in contro gli squali quando vengono letteralmente avvolti o impigliati nella plastica. I ricercatori hanno trovato rapporti su oltre 1.000 individui aggrovigliati, ma il numero reale sarà probabilmente molto più alto, dato che pochi studi si sono concentrati sugli squali e sulle razze.
Il nuovo studio, pubblicato sulla rivista Endangered Species Research, (1) afferma che questi incidenti, per lo più con attrezzi da pesca persi o gettati via, non rappresentano una “minaccia” per gli squali e le razze rispetto alla pesca commerciale, ma la sofferenza che causa è una preoccupazione importante per il benessere degli animali.
Il dottor Kristian Parton, (2) del Center for Ecology and Conservation di Exeter's Penryn Campus in Cornovaglia, spiega: “nello studio è citato come esempio un piccolo squalo mako avvolto in una corda da pesca. Lo squalo è cresciuto e la corda, che era coperta da cirripedi, si è stretta nella pelle danneggiando la sua spina dorsale. Sebbene non pensiamo che l'aggrovigliamento sia una delle principali minacce per il futuro degli squali e delle razze, è importante capire il tipo di pericolo che queste specie affrontano tenendo conto che esse sono tra le più minacciate negli oceani. Inoltre, c'è un vero problema di benessere degli animali perché gli intrecci possono causare dolore, sofferenza e persino la morte.”
Il coautore Professor Brendan Godley, (3) coordinatore della strategia marina all'università di Exeter, ha aggiunto: “A causa delle crescenti minacce di eccessiva pesca degli squali e delle razze nonché di catture accessorie (cattura accidentale durante la pesca di altre specie), la questione dell'aggrovigliamento è forse stata un po' sottovalutata. Abbiamo deciso di porre rimedio a questo problema utilizzando Twitter (il nostro studio è stato il primo a utilizzarlo) per raccogliere dati. I risultati di Twitter hanno rivelato implicazioni di specie, in alcuni punti, non riportate nei documenti accademici.”
La revisione di articoli accademici ha trovato rapporti di 557 tra squali e razze impigliati nella plastica, che coprono 34 specie nell'oceano Atlantico, nell'oceano Pacifico e nell'oceano Indiano. Quasi il 60% di questi animali era costituito da uno o più pesci palustre chiazzati, un pesce gatto chiazzato e uno spinarolo. Su Twitter, i ricercatori hanno trovato 74 rapporti di aggrovigliamento che coinvolgono 559 singoli squali e razze provenienti da 26 specie tra cui gli squali balena, i grandi squali bianchi, gli squali tigre e gli squali elefante.
Entrambe le fonti di dati suggerivano che gli attrezzi da pesca “fantasma” (reti, linee e altre attrezzature perse o abbandonate) erano di gran lunga gli oggetti più comuni. In altri articoli venivano citati nastri di reggiatura usati per gli imballaggi, borse in polietilene e pneumatici in gomma.
Lo studio ha identificato i fattori che sembrano mettere a rischio alcune specie:
- L'habitat: gli squali e le razze nell'oceano aperto sembrano che riescano a impigliarsi con maggior facilità, così come quelli che vivono sul fondo del mare, dove materiali come reti caricate con pesci morti affondano e attirano i predatori, che a loro volta rimangono impigliati;
- La migrazione: le specie che percorrono lunghe distanze appaiono più a rischio di incontrare rifiuti di plastica;
- La forma del corpo: gli squali sembrano essere più a rischio delle razze. Anche le specie con caratteristiche insolite come mante, squali elefante e pesci sega sono più a rischio.
Lo studio suggerisce che sono necessarie ulteriori ricerche. Inoltre, gli studiosi, in collaborazione con lo Shark Trust, hanno creato un modulo di segnalazione online con lo scopo di raccogliere nuovi dati. (4)
Riferimenti:
(1) Global review of shark and ray entanglement in anthropogenic marine debris
(2) Kristian Parton
(3) Brendan Godley
(4) Shark and Ray Entanglement Network
Descrizione foto: Uno squalo mako pinna adulto impigliato nella corda da pesca (con cirripedi) nell'Oceano Pacifico. L'aggrovigliamento causa allo squalo la scoliosi alla schiena. - Credit: Daniel Cartamil
Autore traduzione riassuntiva e adattamento linguistico: Edoardo Capuano / Articolo originale: Hundreds of sharks and rays tangled in plastic