In Francia alcuni pescatori usano cani e gatti come esche

Cane escaI cani vengono usati come esche per “Sharks” in Francia.

Nella piccola isola vulcanica di Réunion cani vivi e morti ed anche gatti, sono utilizzati come esca per gli squali dai pescatori dilettanti. I randagi qui sono tanti, circa 150.000, dice Reha Hutin, presidente della sede a Parigi, Fondation 30 Millions d'Amis (Fondazione trenta milioni di amici).

Hutin ha inviato una troupe cinematografica a Réunion questa estate per ottenere la prova che gli animali vivi sono stati utilizzati come esca per gli squali.

L'obiettivo era quello di documentare la pratica sul programma televisivo “diritti animali”. Non ci volle molto per la troupe per provare che tutto era vero. Tre casi distinti.

Un veterinario della Clinica della capitale di Réunion, St. Denis ha curato con successo uno dei cani, un cucciolo di sei mesi cane con un amo di grandi dimensioni che gli attraversava il muso (vedi foto).

Il primo cane a differenza degli altri aveva dei padroni. Apparentemente sembra fosse riuscito a sfuggire ai suoi rapitori ed è stato portato alla clinica veterinaria da un cittadino preoccupato. Completamente recuperato, l'animale è ora a casa con i suoi proprietari.

Gli altri due casi individuati da trenta milioni di amici erano randagi. Ora vivono in Francia con i nuovi proprietari.

La Fondazione prevede di finanziare un programma di sterilizzazione sull'isola di ridurre la sovrappopolazione randagio. Ma il lavoro non sarà facile.

Hutin ha detto che in quei luoghi i randagi sono considerati parassiti. “Non c'è alcun valore alla vita di un cane lì. Ultimamente, quasi ogni settimana, almeno un cane con i ganci viene trovato sull'isola, senza contare i gatti trovati sulle spiagge parzialmente mangiati dagli squali”, ha detto Jouve.

Una volta che i pescatori catturano gli animali, ha detto, i cani e gatti vengono subito agganciati “lo fanno il giorno prima, in modo che possano sanguinare abbastanza”. Alcuni fuggono prima di essere gettati in mare. Altri non sono così fortunati. Dopo essere stati agganciati al muso o alle zampe, i cani vengono immersi in acqua attaccati a tubi gonfiabili con filo da pesca. Al mattino gli uomini tornano per vedere se uno squalo è stato catturato. Pratiche barbare che non hanno alcuna scusa di sorta.

La Sea Shepherd Conservation Society a Venerdì Harbor, Stato di Washington, offre una ricompensa di 1.000 USD per ogni agente di polizia di Réunion se compie un arresto in flagranza di reato con cani e gatti vivi come esca per gli squali.

Sia la Royal Society per la Prevenzione della Crudeltà verso gli Animali nel Regno Unito e la Fondazione Trenta milioni di amici chiedono agli amanti degli animali di firmare una petizione.

Chiedono inoltre al governo francese di rafforzare l'applicazione delle leggi contro l'uso di cani vivi come esca.

C'è una petizione

Fonte: segnalato su Facebook da SuoniRibelli

Commenti

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Anonimo

Mi sto chiedendo: perchè non usiamo i francesi come esche?

Ce ne sono tanti, se ne muore qualcuno non fa differenza.

E' una pratica terribile, che sarebbe da sperimentare sulla loro pelle.

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Anonimo

Questa pratica agghiacciante non sarebbe venuta in mente nemmeno ad un regista di film dell'horror. La realtà supera veramente l'immaginazione e la crudeltà e l'insensibilità abissale di certi cuori umani è sconvolgente. Ho pianto quando ho visto su youtube un video di un cane che strappa via dalla strada un suo simile per evitare che venisse ulteriormente colpito da una macchina e poi si leggono storie come questa. Perché l'uomo deve decidere chi deve morire e chi no? A volte gli animali anche con piccoli gesti ci sono superiori.

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Anonimo

Pensavo che queste barbarie di cui avevo sentito parlare svariati anni fa fossero cessate, ma evidentemente la pratica è ancora in uso.... La cosa assurda è che l'isola è piena di squali e negli ultimi anni si sono verificati almeno 6 attacchi verso l'uomo e per questo era stata proclamata la cattura di 20 esemplari di questi squali, ma subito c'e stata una rivolta da parte dell'associazione marina dell'isola in quanto non volevano che venissero catturati poiché trovandosi nel loro habitat marino avevano il diritto di dover rimanere nel loro territorio... però strano che si schierino dalla parte dello squalo che io la vedo per'altro come minaccia all'uomo e quindi tutto quello che per me è una minaccia cerco di difendermi mentre invece ammazzano cani e gatti per la pesca e nessuno si rivolta tra la popolazione reunionese.

Mentre per gli squali ci sono proteste sulla cattura invece si possono usare cani e gatti come esche. La fondazione Bridget Bardot che tanto si è data da fare a difesa degli squali non abbia fatto lo stesso in difesa di questi altri animali?... vacci a capire qualcosa!

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Anonimo

Non sono neanche tanto gli squali il problema, certo, io non andrei a fare il bagno in acque infestate da questi animali... Sinceramente o ho più paura degli uomini che degli squali. Puoi evitare di fare il bagno o di stare sulla spiaggia per non essere mangiato, ma di certo non puoi non uscire di casa per paura di essere ammazzato da un essere umano.... Il vero pericolo siamo noi, solo noi siamo in grado di pensare a queste barbarie atroci (pesca di squali con cani e gatti vivi) contro gli esseri più deboli di noi.